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Il derby, lo scenario più atteso e amato dai milanesi, si ripropone in una partita che sa già da dentro o fuori. E’ la serata dei debuttanti in panchina, per Allegri e per Benitez è la prima stracittadina. Il primo rinuncia a Ronaldinho e fa spazio a Seedorf, puntando tutto sui cavalli di razza Ibra-Robinho. Lo spagnolo si affida ad Obi e ad un rombo che sa di passato.
La sfida nella sfida racconta di Materazzi e Ibra che cominciano a due secondi dall’inizio della partita a fare a ‘sportellate’.
MILAN IN VANTAGGIO - Al terzo minuto il centrale nerazzurro insegue lo svedese che corre in contropiede verso l’area e –secondo Tagliavento – lo atterra. Ibra non ci pensa su due volte e s’incarica del penalty, insacca alle spalle di Castellazzi e a braccia aperte esulta sotto la Nord. Per l’Inter la gara si fa in salita. Abate per fermare Eto’o deve usare le maniere forti, ma i nerazzurri fanno fatica a trovare le idee giuste. Gattuso (che grinta il calabrese) atterra, spingendolo, il camerunense lanciato verso l’area e l’arbitro non vede, nessuno si scandalizza, tranne la panchina della Beneamata.
INTER IMBRIGLIATA - I numeri di Obi danno un po’ di carica, ma al 20’ Ibra si coordina e al volo spara alto. Netto il fuorigioco sul gol annullato a Robinho al ’22. La squadra di Benitez si mostra impacciata e senza sfumature. Non ci sono azioni, non ci sono movimenti, né individuali, né di gruppo che diano un segnale di reazione: il Diavolo imbriglia il Biscione che non riesce ad incidere.
INFORTUNIO OBI – Al 33’ si allunga la lista degli infortunati nerazzurri. Obi si fa male ed è costretto ad uscire. Benitez (un po’ in panico) chiama Pandev, poi Cambiasso, infine Coutinho. E torna al 4-2-3-1.
SVEGLIA INTER - Lucio fa sentire la sua presenza ad Ibrahimovic, poi gli porge la mano mentre il neo entrato Coutinho spara a caso e manda a lato della porta di Abbiati. Si muove qualcosa là davanti, Sneijder agita le acque e costringe Gattuso al fallo, Tagliavento gli risparmia il giallo che varrebbe l’espulsione. L’olandese batte la punizione. È il 39’ e i tifosi interisti gridano al gol. E’ solo un’illusione ottica. Qualche minuto dopo Cordoba ruba palla al Milan, scende fino in fondo, crossa ma Milito viene anticipato. Si tocca una gamba e terrorizza mezzo San Siro. Insiste la formazione nerazzurra: Stankovic raccoglie una palla dai trenta metri, la controlla e spara al volo: il suo tiro è alto, altissimo. Si va negli spogliatoi, con l'Inter in svantaggio per uno a zero. E con un gol di Ibrahimovic. Da incubo.
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