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Un viaggio nella storia dell'Inter, con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Luciano Spalletti è sempre più immerso nell'ambiente nerazzurro, tra passato e prospettive. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport in occasione della presentazione del libro di Italo Cucci su Massimo Moratti, l'allenatore dell'Inter ha parlato delle possibili mosse di mercato della società, e anche della situazione di Joao Mario:
EMERSON PALMIERI - "La sua storia se l'è creata da sola, non è merito mio. A me però piacciono più i miei giocatori, è con loro che farò la mia classifica. Le occasioni arrivano nel momento in cui ad alcune società non servono più alcuni giocatori. Non credo che Emerson Palmieri rientri in questa categoria, anche perché lo vorrebbero tutti ma ci vogliono anche tanti soldini per prenderlo. In quel ruolo, comunque, ho iniziato con Nagatomo, ho Santon, ho Dalbert che ho fatto giocare poco perché deve ancora imparare alcune cose, ho anche Cancelo che è un giocatore straordinario anche se ha giocato poco".
MORATTI E MOURINHO - "Scrivere un libro sulla propria storia è come aprirsi agli altri, poi in questo caso si parla anche di giocatori che hanno fatto la storia del calcio italiano. Mi accostate a una storia da cui sono troppo distante, devo ancora mettere il navigatore per andare alla Pinetina. Mourinho e Moratti sono due colossi che hanno fatto la storia dell'Inter, il paragone non ci sta. Anzi, sono onorato di essere stato invitato a questa serata, ho imparato tante cose".
MERCATO - "Le parole di Sabatini? Secondo me la prima a parlare deve essere la società per dire quali sono le linee da seguire in questo mercato. I nostri tifosi devono sapere quali sono le nostre intenzioni e dobbiamo essere il più veri possibile. Abbiamo un movimento importante che ci dà tanto sostegno. Se si può, dobbiamo cercare di migliorare la rosa, il che non è facile. Abbiamo numericamente comunque una rosa che ci permette di perseguire i nostri obiettivi, per arrivarci però si passano dei momenti di difficoltà, servono delle reazioni importanti".
JOAO MARIO - "A me non ha detto che vuole andare a giocare da un'altra parte. E' tornato dopo la tonsillite, si è allenato bene anche se è un po' indietro. Le sue intenzioni sono di mettersi a disposizione per la squadra".
(Fonte: Sky Sport)
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