Luciano Spalletti ha parlato così ai microfoni di Premium Sport: "Un po' di preoccupazione viene perché non si vede grande reazione. Abbiamo toccato anche tasti diversi, poi ovviamente non puoi buttare il cappello per aria, bisogna essere logici per dare ai ragazzi un obiettivo da toccare con mano. Serve il lavoro quotidiano per andare avanti, siamo un po' in difficoltà perché è da molto tempo che non vinciamo una partita e non riusciamo ad essere fluidi come negli altri periodi. Siamo calati un po' tutti e un pochettino in tutto. Stasera non abbiamo subito grandissime situazioni, abbiamo preso gol su un rimpallo e davanti non siamo precisi e determinati ad andare a cogliere il piccolo risultato del duello, della giocata. Quotidianamente lavorano, fanno le cose fatte bene, poi non si riesce ad avere questa convinzione in partita. Appena ci va male una cosa siamo sfiduciati e si dimostra di avere un carattere un po' debole, ritornano ad aver timore di quelli che sono stati i trascorsi. Si va a rifare le cose con razionalità e correttezza, cercando di metterci sempre qualcosa di più. L'entusiasmo diventa contagioso così come la debolezza che determina sfiducia, il cervello è creativo nel proporre cose nuove quando si va bene e nel privartene quando cerchi di reagire. Si cercherà di far vedere ai giocatori delle aperture che loro possono imboccare. La reazione di Brozovic? Mi sembra abbia fatto cose abbastanza normali dopo la sostituzione, poi potete dare il taglio che volete. Se reagiscono è già qualcosa, alcune cose non gli sono andate a buon fine è un comportamento al quale non do attenzione".
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Inter, Spalletti: “Siamo in difficoltà, serve lavoro quotidiano. La reazione di Brozovic…”
Così l'allenatore nerazzurro ai microfoni di Premium Sport
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