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Quanto a quello che ha dato nelle prime ore da nerazzurro, vissute sotto gli occhi di Inzaghi e della dirigenza — ieri erano presenti il presidente Marotta, il d.s. Ausilio e il suo vice Baccin — ecco gli highlights: grande entusiasmo, condiviso ovviamente con i tifosi che lo hanno accolto prima e dopo l’allenamento di ieri, forma fisica invidiabile (i primi test hanno dato ottimi risultati), disponibilità totale alle richieste di Inzaghi. E ad ambientarsi nel più breve tempo possibile: Taremi sta studiando l’italiano, non lo parla ancora ma capisce già e soprattutto si fa capire in campo.
Nello spogliatoio c’è ovviamente chi lo aiuta a comunicare: Mkhitaryan, senatore presente al raduno di ieri, è in prima fila. La missione dell’iraniano è chiara: segnare, magari da subito perché Inzaghi avrà bisogno di lui già al debutto del 17 agosto in campionato contro il Genoa, e continuare a farlo lungo la maratona di partite che attende l’Inter. I numeri dicono che sì, Taremi è un attaccante da doppia cifra, e che con lui e i due bomber dello scudetto l’Inter può godersi tre attaccanti in doppia cifra in un solo campionato: non succede da 20 anni", conclude la Rosea.
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