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Getty Images
Non riesce l'impresa all'Inter allo Juventus Stadium. Dopo il 2-1 per i bianconeri a San Siro, la squadra di Conte non va oltre al pareggio nel match di ritorno. La nota positiva è che l'Inter ha provato a imporsi in uno stadio dove storicamente ha sempre fatto fatica. La nota negativa è sicuramente la sterilità offensiva, nel primo tempo le occasioni non sono mancate all'Inter ma quella furia non ha portato al gol. E nel secondo tempo le forze sono venute meno, così come le occasioni da gol.
Il problema non è che l'Inter fatichi a fare gol, visto che in Serie A è il miglior attacco, ma la percentuale di gol segnati rispetto alle occasioni create preoccupa sempre di più. Le occasioni la squadra di Conte le crea sempre ed è spesso dalle parti della porta avversaria, ma è poco precisa sotto porta. Non ha quel killer instinct che vorrebbe Conte. Quella ferocia che fa arrivare prima degli avversari, quella fame che trasforma un'occasione in una rete. La mancanza di alternative nel reparto offensivo è sicuramente un limite della rosa, oggi Conte non poteva pescare dalla panchina per cercare di cambiare sul fronte offensivo, vista anche la squalifica di Sanchez.
All'andata era squalificato e non è sceso in campo, ma anche nel match di ritorno si può dire che il vero Lukaku non è mai entrato in partita. L'importanza del belga per i nerazzurri è nota, il gioco gira intorno a lui, è il riferimento ed è lui che trova con più facilità la via del gol. Non è la sua serata e la Juve continua a essere un tabù per Lukaku che da quando è in Italia non ha mai segnato ai bianconeri. In quel momento di grande pressione del primo tempo, in cui la Juve sembrava in difficoltà, è mancata cattiveria e voglia di far male. E da Lukaku ci si aspettava sicuramente qualcosa in più. Va detto che l'Inter non può dipendere da un giocatore e che forse un'alternativa tattica, non avendo altre pedine a disposizione, a volte potrebbe anche essere un'opzione. Sfumato un altro obiettivo stagionale, alla banda di Conte non resta che buttare tutte le energie sul campionato e le prossime sfide, contro Lazio e Milan, faranno capire di più sulla voglia di vincere dell'Inter.
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