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Inter, stop al Fairplay? Ecco l’ultimo step: 40-50 milioni di plusvalenze. Addio a un big?

Per chiudere il discorso con l'Uefa, l'Inter dovrà realizzare in estate ancora 40-50 milioni di plusvalenze

Andrea Della Sala

Steven Zhang ha un grande progetto per l'Inter, il nuovo presidente vuole riportare il club alla vittoria, ma per farlo non vuole andare contro le regole dell'autofinanziamento dell'Uefa. Sarà una crescita graduale, il progetto di Suning è pluriennale e non bisogna aspettarsi tutto subito. Con l'accesso in Champions conquistato in questa stagione, il club è riuscito ad allargare una rosa e a rendersi ancor più competitivo e dopo le plusvalenze realizzate in estate toccando i 50 milioni, gli uomini mercato nerazzurri dovranno nuovamente ripetersi "per una cifra stimata tra i 40 e i 50 milioni di euro. Siamo infatti ancora nei limiti temporali delle restrizioni Uefa. E qui si spiega l’esigenza di un incremento da parte del club nerazzurro del player trading, ovvero della compravendita dei calciatori. Anche perché molto difficilmente il traguardo 2019 sarà tagliato con l’aiuto dei giovani", si legge su La Gazzetta dello Sport.

BIG - "L'anno scorso l'Inter sistemò i conti per il Fairplay cedendo giovani e facendo plusvalenze con queste cessioni, quest'anno l'idea sembra essere diversa: cercare una cessione che da sola riesca a sistemare il discorso Uefa. "L’idea nerazzurra è però mantenere il più possibile l’ossatura della squadra costruita già in questa stagione. Per intendersi: la rinuncia a un titolare è considerata tollerabile, più di uno non è oggi nei programmi. Sui nomi è bene andare cauti, anche perché su qualche cartellino l’Inter non è neppure padrona fino in fondo del proprio destino, leggi le clausole rescissorie di Icardi e Brozovic. Ma è chiaro che una particolare attenzione la merita la situazione di Skriniar, per il quale la trattativa di rinnovo è in una fase di stallo", riporta il quotidiano.

PERISIC"L’altro nome da tenere bene a mente è quello di Ivan Perisic, che non sta vivendo una stagione fortunatissima. Per Spalletti resta un elemento centrale a prescindere, ma per lui come per gli altri le offerte eventualmente in arrivo saranno valutate. E in fondo non è neppure un mistero che proprio nel settore degli esterni offensivi l’Inter si stia muovendo, alla ricerca di innesti potenzialmente titolari. Un indizio, non necessariamente una prova. Certo è che dopo il 30 giugno 2019 l’Inter sarà più libera. Non avrà più mille condizionamenti nel compilare una lista europea, per dire. E costruire un futuro da vertice, se anche non dovesse essere in tempi rapidissimi, di sicuro sarà più semplice. C’era anche questo nell’ottimismo diffuso di Zhang appena diventato presidente", l'analisi de La Gazzetta dello Sport.

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