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La chiarezza sul mercato che Spalletti aveva invocato dalla proprietà venerdì pomeriggio, l’ha ottenuta subito in serata quando insieme alla squadra era in ritiro. Secondo il Corriere dello Sportin albergo, infatti, si è presentato anche Steven Zhang e, insieme al resto della dirigenza nerazzurra, ha avuto una riunione con il tecnico. Dubbi non ce ne sono: l’Inter potrà investire sul mercato solo quanto incassato dalle cessioni. Altri margini non ce ne sono, al di là di occasioni di fatto soltanto in prestito. Probabilmente, a questo punto, Spalletti gradirebbe anche un intervento pubblico, visto che anche ieri ha ribadito il concetto.
Già, ma chi può concretamente fare le valigie e assicurare margini di manovra? L’unico nome, al momento, è quello di Joao Mario, che ieri non era nemmeno in panchina, bloccato dalla tonsillite, ma che comunque è ormai una seconda scelta. Tenuto conto che l’Inter non può andare incontro a minusvalenze, lo scenario più probabile continua ad essere uno scambio di prestiti che coinvolga il portoghese. E, in questo senso, i nomi più caldi restano quelli di Pastore e di Mkhitaryan.
A differenza di Steven Zhang, Spalletti non ha avuto contatti con Thohir, che ieri è tornato a Milano a distanza di 10 mesi dall’ultima volta. Era il 26 febbraio e la Roma sbancò San Siro per 3-1, esattamente come ieri l’Udinese.
(Fonte: Pietro Guadagno, Corriere dello Sport 17/12/17)
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