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Inter-Suning, Moratti frena. Ci sono altre piste, la trattativa si ingarbuglia…

La trattativa tra Inter e Suning non procede in modo spedito. Diversi freni rallentano eventuali accordi futuri e intanto Moratti e Thohir si vedono a cena

Alessandro De Felice

C'è da registrare una frenata tra l'Inter e Suning. Questo è quanto scrive l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che evidenzia la presenza di alcuni problemi che rallentano la trattativa. Intanto, spiega la "rosea", i nerazzurri tengono aperte altre piste per eventuali ingressi in società:

LA FRENATA - "Un cambio di programma in corsa, la sensazione che la strada che porta a un accordo con Suning sia più lunga e complicata di quanto si pensasse e la presenza di altri gruppi interessati a entrare in società. Il rebus intorno al futuro societario dell’Inter si ingarbuglia. L’ottimismo sull’ingresso nel breve periodo dei cinesi nell’Inter ieri ha subìto un raffreddamento. Intanto perché si scopre che è ancora in corso la due diligence, lo studio accurato dei conti del club nerazzurro da parte del potenziale acquirente. La trattativa infatti è molto complessa perché non riguarda soltanto il passaggio delle quote ma anche una partnership strategica che crei una sorta di ponte tra Milano e la Cina. Il nodo, come sempre in questi casi, è di natura economica. La valutazione complessiva della società non è affatto facile ed è motivo di visioni diverse tra le parti. Anche perché un conto è dare un valore all’Inter nelle attuali condizioni economico-sportive, altra cosa è inquadrare il tutto nel piano quinquennale che nei desideri di Erick Thohir porterebbe a una svolta, viste le potenzialità del brand nerazzurro".

DIFESA DEGLI INTERESSI - "Ad aumentare ulteriormente il quadro c’è la presenza di un terzo soggetto, Massimo Moratti, che detiene il 29,5% del pacchetto azionario del club e che avrà un peso fondamentale nell’assetto futuro del club. Perché è evidente che l’approdo finale dell’Inter sarà molto diverso da quello attuale. Gli attori principali rimangono appunto Thohir e Moratti. I due azionisti, che al di là dei pubblici attestati di stima reciproca difendono inevitabilmente interessi e visioni diversi, ieri hanno improvvisato una cena che sino al primo pomeriggio non era appunto in programma. Non a caso Thohir ieri ha abbandonato la Pinetina alle 18.53 per tornare in tutta fretta a Milano e incontrare il socio. Il presidente era giunto ad Appiano intorno alle 16, in tempo per partecipare a una riunione con tutto il management, per assistere alla rifinitura della squadra in vista del match di oggi contro l’Empoli e per parlare con l’allenatore Roberto Mancini di mercato e progetti tecnici. I due invece si sono confrontati appena qualche minuto prima dell’allenamento, che poi Thohir ha seguito da bordocampo, prima di stringere la mano a tutti i dirigenti e risalire sull’immancabile van nero. Non si può ancora sapere se il faccia a faccia con Mancini avverrà oggi – prima del match, visto che dopo il tecnico lascerà Milano, mentre il presidente partirà domani – o è stato proprio rimandato vista la nebulosa attorno alle vicende societarie".

PISTE ALTERNATIVE - "L’Inter infatti si tiene altre tre o quattro piste per l’ingresso nell’azionariato e per garantirsi prima quella liquidità di cassa (necessaria comunque nel breve periodo) e poi dei veri investimenti che riportino in alto il club. Malgrado tutte le smentite di facciata, viene difficile pensare che dietro qualcuna di queste piste non ci sia la mano dello stesso Moratti o del main sponsor Pirelli, a sua volta di recente passato nelle mani di un colosso cinese, Chemical China. E che l’Inter guardi sempre più alla Cina lo conferma l’apertura di una nuova Academy a Pechino. La posizione di Moratti è fondamentale anche in considerazione delle tre finestre – la prima scatterà a metà novembre – con cui nel patto parasociale firmato nel 2013 l’ex patron si è garantito sia la possibilità di farsi comprare da Thohir il proprio 29,5% a un prezzo già fissato, sia l’opzione di riprendersi l’intero pacchetto azionario. La cena di ieri avrà sancito un accordo tra i due? Presto sapremo".

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