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Futuro Inter, gli indizi fanno sorridere. Suning ora più forte: resta e rilancia con un diktat
Quelli recenti non sono stati mesi facili, di sicuro non noiosi. Perché, subito dopo essere diventata la prima proprietà straniera a vincere in Italia, Suning ha dovuto fronteggiare tanti ostacoli e tante difficoltà per tenere in piedi l'Inter. I tifosi hanno visto andar via gli artefici principali della vittoria dello scudetto (Conte, Hakimi e Lukaku), hanno dovuto sopportare voci di smantellamento, di cessioni continue e dolorose, addirittura di fallimento. Alla fine, però, la proprietà cinese, pur indebolita, ha retto l'urto e ora guarda al futuro con rinnovato ottimismo. I milioni incassati dagli addii estivi e dal prestito di Oaktree, infatti, danno impulso alla lenta ripresa. Suning è pronta a restare al timone dell'Inter, riducendo i costi ma mantenendo comunque la squadra competitiva. Il futuro non sembra più così buio (anche grazie agli ultimi sviluppi sul fronte Cina-USA). Scrive la Gazzetta dello Sport:
OTTIMISMO - "... I milioni incassati dalle cessioni di Lukaku e Hakimi uniti al prestito di Oaktree hanno dato il primo impulso verso l’uscita dalla crisi. Fondamentale è stata anche l’operazione di rivalutazione degli asset. Mossa grazie a cui il club potrà affrontare il futuro con maggiore serenità, senza dover ricorrere a ulteriori interventi della proprietà. Altro impulso vitale è arrivato dai contratti al rialzo per le sponsorizzazioni, da Socios a Zytara, per un totale di circa 100 milioni spalmati sino al 2025. Tutte manovre che consentono a Suning di garantire le necessarie risorse finanziarie per guardare al futuro con ottimismo".
MANTRA - "Adesso è fondamentale procedere verso la riduzione dei costi. Il mantra di questi tempi è “sostenibilità finanziaria”. Che è poi la linea guida un po’ di tutti i grandi club europei. L’obiettivo dell’Inter è ridurre i costi, fermo restando il mantenimento del livello di competitività raggiunto. A riprova di ciò, negli ultimi quattro mesi sono stati fatti rinnovi pesanti (quelli di Bastoni, Barella e Lautaro) che peseranno nelle casse societarie per 120 milioni lordi, certificando oltre ogni ragionevole dubbio la volontà della proprietà di continuare a investire".
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