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È un'inter che vede sempre più azzurro e le parole di Beppe Marotta vanno in questo senso. "Creare un modello di mix tra giovani e meno giovani: coi giovani purtroppo non si vince, si vince coi giovani e giocatori d’esperienza. Quindi trovare qualche giocatore pronto e qualche giovane italiano: questo mixato ad un equilibrio finanziario ed economico", ha dichiarato il dirigente nerazzurro. Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, gli obiettivi di mercato confermano la tendenza iniziata con Barella, Bastoni e Sensi: i nerazzurri vogliono costruire uno zoccolo giovane e italiano.
"Non a caso tra i grandi obiettivi per la prossima stagione ci sono due giovani talenti azzurri come Chiesa e Tonali. Senza trascurare che in rosa ci sono già 12 elementi su 28, tra cui gioiellini del vivaio come Esposito e Pirola, un giovane che si è già preso il futuro come Bastoni, dei senatori come Candreva e Ranocchia, ma soprattutto due colonne del centrocampo della Nazionale come Barella e Sensi, arrivati appunto la scorsa estate", sottolinea la Rosea.
"Un'inversione di tendenza voluta anche da Suning, con il paradosso che prima c'era una proprietà italiana che in sede di mercato non guardava alle nazionalità. Mentre ora che il manico è cinese si cerca di costruire il progetto con uno zoccolo azzurro e di prospettiva. Una filosofia sposata in pieno dallo stesso Marotta e da Antonio Conte".
"Nei primi dieci anni del millennio l'Inter ha vinto di tutto con una presenza italiana davvero marginale. Basti pensare che nel 2010 ha scritto la storia centrando il Triplete con una squadra interamente straniera. La tendenza in nerazzurro comunque era già cambiata a inizio stagione. Tanto che nel match d'esordio in campionato, il 26 agosto contro il Lecce, l'Inter aveva chiuso con una maggioranza italiana in campo: D'Ambrosio, Candreva, Sensi, Gagliardini, Barella e Politano".
(Gazzetta dello Sport)
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