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Inter, svolta clamorosa: no di Pechino per Suning, irrompe…Wanda: tutti i dettagli

Daniele Mari

Arrivano importanti aggiornamenti sul fronte societario nerazzurro. Secondo il Corriere della Sera, infatti, il gruppo Suning non ha avuto l’ok del governo di Pechino per entrare nell’Inter. E così sarebbe spuntata un’altra...

"Arrivano importanti aggiornamenti sul fronte societario nerazzurro. Secondo il Corriere della Sera, infatti, il gruppo Suning non ha avuto l'ok del governo di Pechino per entrare nell'Inter. E così sarebbe spuntata un'altra pista. Ecco quanto scrive il quotidiano: "Non sarà una trattativa facile, né veloce. Lo si è capito. Che un gruppo cinese è interessato a entrate nell’Inter l’ha riconfermato domenica sera lo stesso presidente Erick Thohir che ha pure ribadito di non voler cedere la maggioranza delle quote. Finora però si è sempre parlato dell’interesse del Suning Commerce Group, intenzionato ad acquisire il 20% del club per circa 50-60 milioni. Lo scenario però sarebbe mutato e a riscriverlo potrebbe essere il governo di Pechino, azionista ultimo e proprietario di tutte le aziende del Paese. Il gruppo Suning da mesi porta avanti la trattativa con Thohir, ma non ha mai ottenuto il Safe, l’autorizzazione a esportare capitali all’estero. Per volere dei vertici del partito comunista, il dossier sarebbe ora stato trasferito a Wanda, il colosso che dallo scorso 15 novembre si occupa di tutte le operazioni sportive (acquisizioni e sponsorizzazioni) all’estero.

"L’intenzione del governo cinese sarebbe di affidare proprio a Wanda la trattativa per entrare nell’Inter. Nulla di strano, perché a Pechino è la politica a decidere quale strada prendere e a chi farla percorrere. Peraltro il proprietario di Wanda, Wang Jianlin, nel marzo del 2015 ha acquistato il 20% dell’Atletico Madrid per più di 40 milioni e non ha mai fatto mistero di volersi allargare, dopo l’input arrivato dal presidente Xi Jinping. Acquisire solo una quota di minoranza dei club è una prassi utile ad entrare nel mercato e ad assorbire il know-how delle società più esperte.

 Dal 2013 è partito il progetto «Il calcio e le stelle future della Cina» e Wanda ha intensificato i suoi sforzi nel mondo dello sport. È lo sponsor principale del campionato cinese, ha acquisito per 1,2 miliardi Infront — uno tra i maggiori gestori internazionali di diritti tv — e il 18 marzo è diventato il principale sponsor della Fifa, firmando un contratto miliardario fino al 2030 con l’obiettivo neanche tanto nascosto di portare i Mondiali in Cina proprio nel 2030. Lo scorso weekend Wanda avrebbe depositato (il condizionale è d’obbligo) la richiesta per il Safe e non avrà problemi a ottenere via libera. C’è però più di uno scoglio da superare.

"Parlando a Inter Channel, Thohir ha ribadito: «Non so perché si continui a dire e scrivere che il club è sull’orlo della bancarotta. C’è bisogno di un partner, questo sì». Il partner sarebbe Wanda, ma pure i cinesi vanno cauti. Prima vogliono capire bene la reale situazione finanziaria dell’Inter, per non ritrovarsi con un socio incapace di rispettare gli impegni economici. Il Sole 24 Ore ha raccontato ieri che l’Inter, come fanno molte società di serie A, ha anticipato la vendita degli introiti di abbonamenti e biglietti per la prossima stagione a una finanziaria di Singapore, la Indies Special Opportunities. L’operazione frutterà al club 9,2 milioni di euro: serviranno a far fronte alle esigenze di cassa. Così il club nerazzurro monetizza immediatamente i crediti che maturerà durante la prossima stagione grazie alle vendite al botteghino. A questi soldi vanno aggiunti anche gli introiti (in parte già anticipati per altri 20 milioni) per le cessioni di Shaqiri e Kovacic. Queste ultime decisioni sono nero su bianco in una delibera del consiglio di amministrazione del club di fine marzo. Un’iniezione di liquidità in totale di circa 30 milioni per dar fiato alla cassa e slegata dal fair play finanziario Uefa.

"Domenica sera Thohir ha cenato con Moratti e i due si sono confrontati sul futuro. L’indonesiano è uscito allo scoperto ribadendo di non voler cedere la maggioranza, l’ex patron non ha ancora detto una parola definitiva. Le voci su un suo ritorno al vertice sono poco gradite al socio".