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Da parafulmine alla svolta tattica: in 4 mosse Conte ha ritrovato la vera Inter

Matteo Pifferi

Il tecnico ha compattato lo spogliatoio dopo il KO con il Real Madrid

"Due partite per invertire il segno della stagione. In campionato il Milan resta a +5 e in Champions League i bilanci si faranno mercoledì. Ma intanto in una settimana l'Inter, spalle al muro, quinta in Serie A e con un piede fuori dalla coppa, è andata a vincere e convincere in casa della seconda in campionato e prima del girone europeo". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito alla settimana perfetta per l'Inter che, grazie ai successi contro Sassuolo e 'Gladbach, ha decisamente migliorato la propria situazione in campionato e in Champions. Per la Rosea ci sono stati 4 step per la svolta, in ottica Scudetto.

PARAFULMINE E PSICOLOGIA - Merito anche di Antonio Conte che ha saputo ricompattare il gruppo e lo spogliatoio, lavorando sulla testa dei giocatori e facendo da parafulmine. "Bene distinguere il Conte pubblico da quello della quotidianità con il gruppo, che a sentire i giocatori è sempre stato un martello. Ma non sembra casuale il tempismo del ritorno sulla scena del Conte mediaticamente più aggressivo", sottolinea la Rosea che evidenzia come il tecnico abbia fatto appunto da parafulmine nel momento in cui sono uscite le prime critiche ai giocatori, due su tutti Hakimi e Vidal.

TATTICA - Un altro aspetto da rimarcare è ovviamente quello tattico: l'addio al trequartista e il ritorno al 3-5-2 ha riportato nell'Inter certezze ed equilibrio che, fino a poche partite fa, sembrava un lontano ricordo se paragonato appunto all'Inter della scorsa stagione. Abbassando il baricentro, l'Inter è tornata l'Inter, ritrovando una comfort zone, cambiando ovviamente anche il modo di aggredire gli avversari. E i risultati sono lampanti.

PREPARAZIONE - Tattica ma anche fisico perché la preparazione che l'Inter ha svolto nel pre-campionato è stata alquanto particolare: sono passati solo 17 giorni dalla finale di Europa League alla ripresa degli allenamenti e solo 36 dalla fine della scorsa stagione e l'inizio di quella attuale. "Inevitabile pagarlo", il commento de La Gazzetta che poi ci aggiunge l'incidenza avuta dal Coronavirus, un fattore in negativo per i nerazzurri. Ora il peggio sembra passato e Conte può anche utilizzare del turnover per preservare alcuni titolari in vista della sfida contro lo Shakhtar.

APPROCCIO - Ultimo ma non per importanza, l'approccio: l'Inter in stagione raramente è partita con il piede pigiato sull'acceleratore, cosa invece consuetudinaria nella passata annata. Le due reti segnate al Sassuolo nel giro di un quarto d'ora, ad esempio, erano l'eccezione, visto che non accadeva dal 2018. "Nell'andata della scorsa stagione, l'Inter ha segnato nella prima mezzora nel 68% delle gare (13 su 19). Quest'anno prima del Sassuolo era successo solo in 2 squadre su 8 (il 25%)" evidenzia la Rosea. Al contrario, l'Inter si è trovata spesso ad inseguire come contro Torino e Parma, non trovando la rimonta contro Milan e Real Madrid. Quando i nerazzurri segnano per primi, però, non perdono mai: è successo 5 volte, con 3 vittorie (Benevento, Genoa, Sassuolo) e 2 pareggi, con Lazio e Atalanta. Questione di approccio per un'Inter che punta in alto e che sembra essersi ritrovata.