Inter, Taremi ha già convinto: quella somiglianza forte farà felice Inzaghi

In fin dei conti ha segnato soltanto su calcio di rigore. Eppure nell'Inter che ha battuto la Stella Rossa ieri sera al Meazza c'è tanto, tantissimo di Mehdi Taremi. Può sembrare quasi un paradosso, in realtà è soltanto la conferma delle sue qualità e di quanto a prescindere dal gol un attaccante possa essere comunque prezioso nel calcio di oggi. Conforta addirittura di più di eventuali gol, perché dimostra quanto già sia integrato negli ingranaggi di Simone Inzaghi. L'intero precampionato disputato ad Appiano ha accelerato un processo comunque affrontato con rapidità importante: con questo atteggiamento le reti arriveranno anche senza attendere il prossimo penalty.

Quando gioca come ieri sembra quasi di avere un uomo in più in attacco. Generosissmo, ma comunque lucido fino alla fine. Fisico da prima punta, piede da rifinitore e una visione di gioco da playmaker. Caratteristiche che avranno portato magari qualche distratto dagli spalti a confondersi: è sembrato, per tanti aspetti, di rivedere il lavoro di sciabola e fioretto di Edin Dzeko.

Un lusso quasi per Simone Inzaghi, ripensando alla scorsa stagione in cui non ha potuto fare affidamento su un'alternativa così valida rispetto ai titolari. Operazione di mercato già promossa a pieni voti e messaggio alla nuova proprietà: non esistono operazioni da bocciare a prescindere, qualsiasi sia il parametro di giudizio. Taremi non sarà più giovanissimo, ma si conferma occasione succulenta di mercato sfruttata. L'usato garantito talvolta può tornare utilissimo.

Inter, Taremi funziona con tutti

Ha funzionato tutto sommato anche il tandem con Marko Arnautovic, 'spinto' anche lui a sacrificarsi senza palla dall'esempio dell'iraniano. Con Thuram aveva già convinto a Manchester, Lautaro ha impiegato pochi minuti invece per dettargli il passaggio per il momentaneo 3-0 nerazzurro. La notizia più confortante della serata insieme al clean sheet porta proprio il nome dell'ex Porto. Potrebbe essere lui il segreto alla lunga per rispettare l'ambizione di migliorarsi in Champions League e comandare ancora in Serie A.