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Con Lautaro impegnato in Copa America e Thuram in vacanza dopo l’eliminazione della Francia da Euro 2024, così come Arnautovic, Taremi sarà al centro dell’area ad inizio ritiro.
“Il modo migliore per assimilare presto il calcio di Inzaghi: in questi mesi lui e Taremi si sono già sentiti, ma lavorare fianco a fianco sarà tutta un’altra musica. Il tecnico non gli chiederà di essere alternativo a Lautaro o a Thuram, semplicemente perché Taremi ha esperienza e qualità a sufficienza per diventare un titolare aggiunto, e poi perché per lui non farebbe differenza: può giocare indifferentemente da prima o da seconda punta. Lo ha già fatto — con risultati quasi sempre ottimi — nelle quattro stagioni al Porto, potrà farlo anche in nerazzurro”.
La richiesta di Inzaghi a Taremi è molto semplice: mantenere il suo ritmo in termini di gol.
“Taremi chiude ogni annata in doppia cifra da tutta la carriera. Ovvero da otto anni: ai 31 gol del 2022-23, stagione più prolifica nella quale lui e il Porto avevano incrociato in Champions la strada dell’Inter poi arrivata alla finale di Istanbul, sono seguiti gli 11 dell’ultima stagione”.
Considerando le stagioni in Portogallo, tra Rio Ave e Porto, c’è un dato molto interessante che salta all’occhio: ha sempre segnato almeno un gol nelle prime cinque presenze, tranne che in una occasione. E in Europa la storia non cambia: “Segna tanto, anche più dei futuri compagni: una rete ogni 185 minuti, meglio di Lautaro e di Thuram”.
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