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"Sul gol di Darmian che ha messo in discesa la partita dopo cinque minuti, la sua firma è chiara e leggibile, come quella che lo ha legato all’Inter per i prossimi tre anni con un contratto da tre milioni a stagione. Taremi non ha segnato, ma ha fatto girare tutto l’attacco dell’Inter, muovendosi da prima punta ma anche in appoggio a Thuram e arretrando di qualche metro il proprio raggio d’azione, come un regista offensivo in grado di rifinire e di aprire spazi preziosi per gli inserimenti delle mezze ali. Tutto perfettamente codificato secondo i principi di gioco inzaghiani. Mehdi ha iniziato a lavorare con i nuovi compagni fin dal primo giorno di ritiro e i risultati avevano lasciato a bocca aperta l’allenatore e il suo staff, ieri a scoprirsi piacevolmente stupiti sono stati i tifosi abituati alla ThuLa".
"Taremi e Thuram si sono cercati, si sono fatti spazio a vicenda ed entrambi hanno provocato più di un brivido sulla schiena di Falcone e Marcus si è confermato tra i più brillanti del gruppo: se la ThuTa ha girato a dovere è anche merito suo. Inzaghi gli ha risparmiato l’ultimo quarto d’ora di serata e ha mandato un paio di whatsapp ai suoi attaccanti. Primo, Taremi ha la fiducia dell’allenatore e può guidare l’attacco. Secondo, in questa Inter c’è bisogno di tutti, Arnautovic compreso: l’impatto dell’austriaco, entrato proprio per Thuram e subito vicino al gol, è stata la migliore delle risposte possibili. A questa Inter, insomma, le munizioni in attacco non mancano di certo".
(Gazzetta dello Sport)
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