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Inter, subito Thuram: il pomeriggio del Ferraris ha subito messo in chiaro una cosa

Marco Astori Redattore 
L’abbraccio dei compagni dopo la correzione al Var e la fuga sotto lo spicchio del settore ospiti che ribolliva di interisti parevano i titoli di coda sulla giornata perfetta

Nel pareggio di ieri sera di Marassi, per l'Inter c'è una gran bella notizia: Marcus Thuram ha cominciato la stagione come meglio non poteva. Lo spiega anche La Gazzetta dello Sport, che analizza così la sua partita: "Nel bicchiere mezzo pieno ci sono quei due gol di Marcus, uno più bello dell’altro. Non sono bastati a Inzaghi per brindare a un debutto con vittoria incorporata, ma bastano e avanzano per guardare al futuro con un pieno di ottimismo: Thuram è uscito dai blocchi con lo scatto giusto, il primo pezzo della ThuLa funziona già alla grande. E ha sfoggiato una precisione sotto porta alla... Lautaro: mentre il Toro continua a digiunare di fronte alle maglie rossoblù del Genoa – siamo a 7 incroci senza gol –, Marcus si è regalato una doppietta in Serie A, la prima da quando frequenta i nostri campi (la settima in carriera).

Gli altri 13 centri, nel campionato scorso, li aveva spalmati singolarmente lungo 35 presenze. Segnale È il segnale più importante per Inzaghi, in vista della stagione infinita che aspetta la sua Inter, ma è anche e soprattutto un messaggio alla concorrenza: Taremi si era preso la scena in precampionato, mentre la ThuLa era in vacanza, ma quando l’Inter ha ricominciato a fare sul serio Thuram ha ripreso da dove aveva lasciato. Se c’è una cosa che il pomeriggio del Ferraris ha detto è che il 9 titolare è lui, e se il passo è quello esibito ieri sarà difficile togliergli un posto nel cuore dell’area: l’Europeo deludente è già un ricordo.

E' sembrato pronto senz’altro più di Taremi, apparso ancora poco a fuoco nei meccanismi dell’attacco, ma anche più di Lautaro, logicamente indietro di condizione: 5 degli 8 tiri in porta dell’Inter a Genova sono arrivati dal francese, a fronte dell’unico tentativo dell’argentino (un’occasionissima nel primo tempo, disinnescata da Gollini). Marcus insomma ha ricordato a tutti perché l’Inter non può fare a meno di lui: ha potenza fisica – vedi il gol dell’1-1, una girata di testa imprendibile –, e poi tecnica e velocità, come dimostra il tocco sotto che sembrava aver messo al tappeto la banda Gilardino. L’abbraccio dei compagni dopo la correzione al Var e la fuga sotto lo spicchio del settore ospiti che ribolliva di interisti parevano i titoli di coda sulla giornata perfetta, il tocco di mani di Bisseck e il tap-in vincente di Messias dopo il rigore sbagliato hanno lasciato l’amaro in bocca".