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"In partenza Thuram era “solo” la prima riserva. Adesso al tecnico nerazzurro tocca il compito di cambiare la sigla dei sogni: dalla defunta Lu-La alla nascente Thu-La, da una creatura mitologica che in passato aveva terrorizzato il campionato a una coppia nuova e tutta da miscelare. Il Toro con la fascia ha già messo il francese sotto alla sua ala. Lautaro è il capitano e il leader emotivo, non solo la stella dell’attacco nerazzurro. In questi primi giorni ad Appiano si ferma con lui a parlare in italiano, ma pure in spagnolo".
"Lautaro gli spiega già certi movimenti offensivi dentro al rigido 3-5-2 e ha capito che Marcus è assai sveglio, predisposto all’apprendimento. Servirà, però, la pratica del campo che per il francese inizia oggi contro la Pergolettese. Studiando i numeri si intuisce già cosa potrà portare il francese rispetto a chi c’era prima. L’Inter guadagna un giocatore che tira maggiormente verso la porta e, soprattutto, dribbla di più, cosa non secondaria in una squadra che ha latitato parecchio nell’uno contro uno".
"Nella stagione scorsa, considerando tutte le competizioni, al Borussia Mönchengladbach Thuram aveva una media di 1,57 dribbling a partita, mentre sia Romelu (0,95) che Dzeko (0,78) hanno abitato sotto l’1. E occhio pure ai tocchi dentro all’area avversaria. Marcus ha fatto anche lì un filo meglio del belga, 1,64 di media contro 1,45. Per essere davvero migliore di Rom, come prometteva tre anni, serve però l’ultimo scatto nel gol. All’Inter pensano di avere la soluzione: si chiama Thu-La".
(Gazzetta dello Sport)
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