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Inter, con Thuram più dribbling e presenza in area: sboccia la Thu-La. La missione di Marcus

La vicenda Lukaku cambia i piani di Simone Inzaghi. Adesso il francese è costretto ad accelerare i tempi rispetto a quanto immaginato

La numero nove sulle spalle e una fiducia incondizionata. L'Inter punta molto su Marcus Thuram. Arrivato a zero dopo un lungo corteggiamento, adesso l'attaccante ha il compito di far dimenticare Lukaku ai tifosi nerazzurri. Una missione difficile, ma non impossibile."Romelu è diventato l’essenza stessa di ogni tradimento nel calcio, neanche fosse uscito da un dramma shakesperiano. Nello stesso tempo, invece, il francese è costretto ad accelerare i tempi rispetto a quanto immaginato. Ormai ha smesso di essere solo un apprendista nerazzurro anzi, in attesa di acquisti in attacco, è costretto a guidare lui stesso la bottega assieme a capitan Lautaro", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

"Quel “9” ingombrante e nobile donato a Thuram è l’esempio plastico del passaggio di consegne tra centravanti. Il numero di chi deve fare gol lo indossava un tempo il miglior Lukaku, quello dello scudetto vinto da trascinatore nel post-covid. Non bastasse, era già stato promesso al belga che l’anno scorso dovette accontentarsi del numero 90, una volta rientrato a Milano dal Chelsea. Piccoli dettagli della rivoluzione in atto".

"In partenza Thuram era “solo” la prima riserva. Adesso al tecnico nerazzurro tocca il compito di cambiare la sigla dei sogni: dalla defunta Lu-La alla nascente Thu-La, da una creatura mitologica che in passato aveva terrorizzato il campionato a una coppia nuova e tutta da miscelare. Il Toro con la fascia ha già messo il francese sotto alla sua ala. Lautaro è il capitano e il leader emotivo, non solo la stella dell’attacco nerazzurro. In questi primi giorni ad Appiano si ferma con lui a parlare in italiano, ma pure in spagnolo".

"Lautaro gli spiega già certi movimenti offensivi dentro al rigido 3-5-2 e ha capito che Marcus è assai sveglio, predisposto all’apprendimento. Servirà, però, la pratica del campo che per il francese inizia oggi contro la Pergolettese. Studiando i numeri si intuisce già cosa potrà portare il francese rispetto a chi c’era prima. L’Inter guadagna un giocatore che tira maggiormente verso la porta e, soprattutto, dribbla di più, cosa non secondaria in una squadra che ha latitato parecchio nell’uno contro uno".


"Nella stagione scorsa, considerando tutte le competizioni, al Borussia Mönchengladbach Thuram aveva una media di 1,57 dribbling a partita, mentre sia Romelu (0,95) che Dzeko (0,78) hanno abitato sotto l’1. E occhio pure ai tocchi dentro all’area avversaria. Marcus ha fatto anche lì un filo meglio del belga, 1,64 di media contro 1,45. Per essere davvero migliore di Rom, come prometteva tre anni, serve però l’ultimo scatto nel gol. All’Inter pensano di avere la soluzione: si chiama Thu-La".

(Gazzetta dello Sport)