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Inter, ti aspettavano al varco: ecco il risultato del tuo silenzio. Marotta, prendi appunti

Polemiche feroci e titoloni per il rigore negato a Zaniolo. Ma dopo Inter-Parma fu silenzio assordante

Redazione1908

Non aspettavano altro. Dopo il tentativo di omicidio del Var, perpetrato per un mese con l'Inter come vittima preferita, ecco che arriva la levata di scudi per il favorone ai nerazzurri. Dopo gli errori in serie, culminati con lo scandalo della parata di Dimarco sulla linea di porta in Inter-Parma, il Var è stato miracolosamente riacceso, si sono moltiplicate le segnalazioni ed è tornato il sereno nella nostra magnifica Serie A. Peccato che l'Inter c'abbia rimesso sei punti, contro Sassuolo e Parma, a causa di due giganteschi, mastodontici rigori negati.

Ieri, all'Olimpico di Roma, è stato negato un rigore solare alla Roma (così come solare è quello negato a Icardi e che sarebbe valso 3 punti). Nessuno sta dicendo il contrario. Gli interisti non sono famosi per la corsa all'arrampicata sugli specchi. Il rigore su Zaniolo c'era, Rocchi sarebbe dovuto andare al Var e la Roma sarebbe, con ogni probabilità, passata in vantaggio. Non avrebbe vinto la partita, sarebbe passata in vantaggio. Cosa diversa. Ma tant'è.

Ecco spuntare i titoloni sul favore all'Inter. Ne prendiamo uno ad esempio, quello del Corriere dello Sport:

Un titolone scandalizzato. Come titolava lo stesso quotidiano dopo Inter-Parma, partita in cui l'arbitro addirittura "violò il protocollo Var" (parole di Nicchi) non concedendo il penalty ai nerazzurri?

Nessun riferimento al rigore, solo il virgolettato di Spalletti. In quel caso, evidentemente, non c'era voglia di scandalizzarsi, malgrado un'autentica parata sulla linea di porta. Come mai? Anzi, per dirla alla Mourinho, por qué? Por qué?

Ma un "por qué" va rivolto anche all'Inter, che scelse la strada del "basiamo i toni" (sempre per citare lo Special One). Una scelta scellerata, suicida in un calcio come quello italiano, in cui ha ragione solo chi strilla più forte. L'Inter scelse di lasciar correre, di affidarsi allo stile british del 'può capitare'. Ecco il risultato: una ventata di ipocrisia italica, con il solo Spalletti che precipitosamente è dovuto tornare davanti alle telecamere per far presente che c'era un rigore anche per i nerazzurri, con opinionisti che inventavano presunte "prese di posizione di Manolas su Icardi". Troppo poco e l'Inter viene così travolta dalle polemiche.

Un bel viatico per l'arrivo in nerazzurro di Beppe Marotta, che farà bene a prendere appunti. L'Inter non è la Juve, qui non c'è la sordina sugli episodi arbitrali. Ma soprattutto prenda appunti perché l'aria che tira è questa: Inter aspettata al varco, in attesa di qualche altra violazione del protocollo Var contro i nerazzurri da far passare sotto silenzio, magari rinfacciando ancora "l'inconcepibile rigore negato a Zaniolo" (Nicchi dixit). Buon lavoro Beppe.

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