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Inter-Touré, parti invertite: Thohir detta le condizioni. L’ivoriano preme su Mancini

Daniele Vitiello

Il possibile arrivo in nerazzurro del centrocampista del Manchester City sarà uno degli argomenti principali di questa estate

Si sono invertiti i ruoli. Yaya Touré e l'Inter continuano a flirtare, ma stavolta - a differenza dello scorso anno - è l'ivoriano a comporre più spesso il numero di Mancini, messo alla porta al City dall'arrivo di Pep Guardiola. Ecco quanto riporta il Corriere dello Sport: "Se la scorsa estate era Mancini a chiamare il suo allievo per convincerlo a vestire la maglia nerazzurra, adesso è Yaya a premere sul suo ex tecnico per trovare in una realtà di prestigio come quella nerazzurra un ruolo da protagonista che non avrebbe né al City né tanto meno in Cina.  Alla luce della situazione creatasi, il club di Thohir sente di avere l’opportunità di dettare le condizioni dell’operazione che i dirigenti di corso Vittorio Emanuele hanno già spiegato all’agente di Tourè.

Ora toccherà a Seluk adoperarsi per mettere le basi all’affare. L'Inter, obbligata a rispettare i vincoli del fair play finanziario dell’Uefa,  si aspetta che per liberare il centrocampista il City si accontenti al massimo di un lieve indennizzo. E’ inoltre necessario che il giocatore spalmi l’attuale ingaggio per il 2016-17 (oltre 10 milioni) su due anni, magari vincolandone una parte al raggiungimento di obiettivi personali che in pratica fungerebbero da “assicurazione” sulla sua efficienza fisica. Mancini non ha dubbi su questo aspetto, ma meglio cautelarsi".