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Mkhitaryan
—Teoricamente, il rinnovo più urgente da affrontare era quello di Mkhitaryan, in scadenza a giugno. La firma sarebbe dovuta arrivare questa settimana, ma impegni di lavoro hanno trattenuto all’estero Rafaela Pimenta, agente dell’armeno. L’incontro è solo rimandato di pochi giorni, poi sarà tempo di firma e annuncio. Il centrocampista si vedrà confermato l’ingaggio attuale, leggermente sotto i 4 milioni, 3,9 per l’esattezza. L’accordo sarà di un anno, dunque fino al 2025, con successiva opzione per un’ulteriore stagione, fino al 2026. Il centrocampista è considerato centrale, sia in termini tecnici sia di spogliatoio. E la sua conferma sarà a prescindere da qualsiasi ragionamento che coinvolge Zielisnki, sul quale l’Inter è assai vigile.
Dimarco
—Il terzo sì è quello di Dimarco. L’esterno celebrerà la sua crescita arrivando a firmare anche lui fino al 2028, per una cifra che a partire dalla stagione prossima sarà di 4 milioni e che per i restanti mesi di questa è prevista a quota 3,5. Il salto in avanti anche qui è notevole: oggi il mancino guadagna 2,2 milioni. Ma lo stipendio va di pari passo con le prestazioni in campo, con un giocatore che ormai si è affermato stabilmente anche in maglia azzurra. La gratificazione era dunque prevedibile. Come la voglia dell’Inter di ragionare a medio-lunga scadenza. Inzaghi non può che giovarsi di questa iniziativa: lo scudetto si vince anche fuori dal campo, riuscendo a onorare vecchie promesse e a mantenere gli equilibri di spogliatoio”, si legge.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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