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MILAN, ITALY - SEPTEMBER 25: Head coach of FC Internazionale Antonio Conte (R) shakes hands with head coach of SS Lazio Simone Inzaghi before the Serie A match between FC Internazionale and SS Lazio at Stadio Giuseppe Meazza on September 25, 2019 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani - Inter/Inter via Getty Images)
Il passaggio da Antonio Conte a Simone Inzaghi ha permesso all'Inter di dare continuità su più fronti al progetto tecnico. Non solo per il modulo, ma anche per l'investitura su alcuni talenti che man mano sono sempre più leader in campo e fuori. Si legge nel focus della Gazzetta dello Sport: "Il tifoso interista sta ammirando la crescita costante di tre creature che – per carattere, tecnica, potenziale, attaccamento, appeal internazionale – gli appartengono più di altre: Bastoni, Barella e Lautaro Martinez. L'album dei ricordi porta al primo anno di Conte, quando i tre hanno iniziato a prendersi l'Inter. Con Inzaghi sono sbocciati, sono nella fase 2.0 se non oltre. I giovanotti sono cresciuti e sono cambiati, sì. In meglio".
Difficilissimo fare a meno di loro tre per quello che rappresentano. Le qualità erano già emerse proprio con l'ex allenatore nerazzurro, ma con Inzaghi c'è stata un'evoluzione che li ha resi ancora più importanti per l'Inter: "Bastoni da "braccetto" a tuttocampista, difensore e ala allo stesso tempo. Barella non è cambiato per intensità e qualità in mezzo al campo, ma con Inzaghi è diventato un fattore in zona gol: già cinque reti in questo campionato – mai così tante in nerazzurro – e manca ancora una vita. Lautaro è sbocciato come un fiore a primavera anche grazie all'acquazzone del Mondiale vinto con l'Argentina: da attaccante forte ma un po' discontinuo a leader, bomber decisivo nei momenti importanti, presenza costante dalla trequarti in avanti, capitano vero quando gli capita di indossare la fascia".
Un percorso di maturazione per il quale sono ritenuti presente e futuro del club. "I tre crescono che è una meraviglia, pezzo dopo pezzo, evolvendosi dal punto di vista tecnico-tattico e di leadership. Possono essere lo zoccolo duro interista: ci sono ancora tante pagine da riempire nell’album dei ricordi", conclude la Gazzetta.
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