- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
Preoccupano il gioco poco corale e la qualità delle seconde linee. Preoccupa che de Boer sembri non essere ancora padrone della situazione e che non si abbiano precise idee sulla formazione da mandare in campo. Preoccupa il morale della squadra, ma soprattutto, più di ogni altra cosa, preoccupano i numeri. Perché la filosofia o qualsiasi cosa gli si avvicini, è sempre aperta a mille forme interpretative, ma i numeri sono freddi e spesso raccontano verità incontrovertibili.
I numeri dicono questo: in quattro partite ufficiali finora giocate, l’Inter di de Boer ha raccolto 2 sconfitte, 1 pareggio e una sola vittoria. Un bottino decisamente insufficiente, soprattutto analizzando ancor più approfonditamente i numeri figli dei 360 minuti trascorsi sul terreno di gioco. 6 gol subiti e tre fatti, l’unico calciatore ad andare in gol è stato Mauro Icardi e l’Inter, in quattro partite, si è sempre trovata a dover rincorrere l’avversario e solo in due occasioni ha saputo limitare i danni, vincendo con il Pescara e pareggiando con il Palermo. Le altre sono state sconfitte.
Dati che fotografano perfettamente il momento che attraversa la squadra nerazzurra, alla ricerca di certezze e continuità di rendimento. Il tecnico olandese, soprattutto all’arrivo, se l’è presa con la preparazione atletica e con i pochi allenamenti svolti insieme alla squadra. Ma adesso, dopo più di un mese trascorso con il gruppo, si scorge che nulla è cambiato e che i miglioramenti - se ci sono - sono troppo lenti. Gli esperimenti visti ieri sera sul terreno di gioco solo solitamente ascrivibili al calcio estivo, quello delle amichevoli, mentre questa squadra occorrono certezze. L’Inter ha immediatamente bisogno di una scossa per invertire la rotta, è una corsa contro il tempo. La speranza è che riescano a trovare motivazioni dalla partita di domenica sera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA