00:43 min

copertina

Inter, Inzaghi e dirigenza super: acquisti per 321 mln, ora valgono 673. Tutti i numeri

Gianni Pampinella Redattore 
Quella nerazzurra è la squadra con il delta maggiore tra il costo della rosa e il suo effettivo valore

673 milioni di euro. È quanto vale la rosa dell'Inter che è costata addirittura meno della metà, ovvero 321,3 milioni. Secondo i dati pubblicati da Transfermarkt, quella nerazzurra è la squadra con il delta maggiore tra il costo della rosa, ossia quanto è stato speso per comprare i vari giocatori, e il suo effettivo valore. "È chiaro che buona parte della differenza l’hanno fatta e la stanno facendo gli ingaggi dei giocatori svincolati. Sono ben 7 quelli attualmente nella rosa. Basti pensare a Thuram, la cui quotazione attuale, secondo Transfermarkt, è di 65 milioni, oppure a Calhanoglu, che si attesta a 45. Sia per il francese sia per il turco, però, è stata comunque determinante anche la mano di Inzaghi", sottolinea il Corriere dello Sport.

"Quando è arrivato, infatti, Thuram non era un attaccante di primo livello. E Calhanoglu non era un regista di prima categoria. Un altro esempio in questo senso è Dimarco, prodotto del vivaio nerazzurro, ma anche riacquistato prima di tornare alla base. E’ stato Inzaghi a insistere per trattenerlo nell’organico, avviando un processo che ha portato il mancino milanese ad essere titolare nell’Inter e poi in nazionale, oltre che essere un considerato uno dei migliori interpreti del ruolo pure a livello internazionale. Per Transfermarkt vale 50 milioni".

"La quotazione più alta in assoluto, però, è quella di Lautaro: ben 110 milioni, a fronte di un investimento, nel 2018, di soli 25. All’epoca, non era scontato che il Toro potesse diventare quello che è ora: un bomber da oltre 20 gol a stagione, un candidato al Pallone d’oro e il capitano della squadra. Insomma, al club nerazzurro è anche capitato di spendere e pure parecchio. Ma se, con Correa, è andata male (da 31 a 6 milioni), con gli altri ha finito sempre per guadagnarci.

I 45 milioni di Barella, infatti, ora sono diventati 80, mentre i 31 di Bastoni sono saliti a 70. Buono anche il rendimento di Pavard, protagonista di un più 20. E allora chissà che un’altra stagione vincente non spinga ancora più su il valore dell’organico nerazzurro. Del resto, la nuova annata è cominciata allo stesso modo di come era finita quella passata". 


(Corriere dello Sport)