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La retorica del giocatore già presente in squadra, che trova nuova linfa e smalto, e viene definito metaforicamente un nuovo acquisto ha probabilmente stancato. Ma nel caso di Ivan Perisic risulta davvero difficile non rispolverare questa formula narrativa. Il giocatore croato dovrà dimostrare, per l'ennesimo anno, di avere finalmente raggiunto la maturità, ma soprattutto la continuità necessaria ad essere considerato un giocatore top. Perché le qualità e potenzialmente anche i numeri ci sarebbero.
Ma dopo un Mondiale ottimo con la Croazia, la sua stagione con l'Inter (l'ultima di Spalletti) non è mai veramente decollata. E ha subito un tracollo emotivo a gennaio, quando Ivan ha deciso di autocedersi. Nell'Inter di Antonio Conte Perisic potrebbe finalmente trovare la dimensione giusta. Sembra un giocatore nuovo, retorica a parte, anche negli atteggiamenti. Via il muso lungo che aveva contraddistinto il primo anno di Spalletti in ritiro a Brunico e grandissima disponibilità verso i tifosi presenti qui in ritiro a Lugano. Si ferma due volte al giorno, firma, sorride, scambia battute e concede autografi. Ha la voglia di fare negli occhi. E gli occhi spesso dicono molto.
Chissà se anche Radja Nainggolan si sta ritagliando uno spazio nel cuore di Antonio Conte. Nel cuore dei tifosi, che hanno vissuto questo ritiro appostati nell'unico punto in cui era possibile avvicinare la squadra, il Ninja ha già un posto speciale. Decisamente ricambiato. Fin dai primi giorni il centrocampista è apparso più tonico, dimagrito e in forma. Stanchissimo.
Conte non fa sconti in campo, i giocatori sudano le loro maglie fino all'ultimo minuto della sedute. Il ritiro è iniziato con la consapevolezza che Nainggolan e Icardi non faranno parte della nuova Inter di Conte, ma c'è un ma. Uno spiraglio che si sta aprendo, forse. Nulla di certificato, per ora una sensazione. Radja forse sta convincendo il tecnico nerazzurro che potrebbe essere utile alla causa. Sicuramente non si risparmia. E la sua situazione sembra stia prendendo una piega diversa da quella che riguarda Mauro Icardi. Troppo presto per sostenere che Radja potrebbe guadagnarsi un posto tra le prime scelte.
Questione di segnali più o meno importanti (sedute tattiche che lo hanno visto coinvolto a differenza di Mauro), che arrivano all'inizio della preparazione, e che come tali vanno giudicati. Questione di feeling con i tifosi, che lo hanno riaccolto e che gli chiedono di rimanere. Sanno che per le cause in cui crede Radja è disposto a dare tutto. L'unico che può sciogliere le riserve è Antonio Conte. Il cuore nel quale ritagliarsi uno spazio decisivo è il suo.
(FCIN1908)
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