Serve restare in campana, perché altri passi falsi non saranno ammessi. O meglio: se l'Inter vuole davvero restare lì in alto fino alla fine per giocarsi le posizioni di vertice, dovrà dare delle risposte immediate. La sosta, al netto degli impegni dei vari elementi della rosa con le maglie delle varie nazionali, servirà a tutto l'ambiente nerazzurro per ricaricare le pile, resettare la mente e, dopo aver capito cosa non ha funzionato a Bergamo (per la verità, quasi tutto), ripartire con più forza. Del resto, visto il calendario che attende i nerazzurri. Non ci sono poi chissà quante alternative. Perché l'Inter, alla ripresa del campionato, è chiamata a un tour de force che dirà di che pasta è fatta davvero questa squadra e se, a livello tecnico e mentale, è realmente pronta a giocarsela con tutti fino al momento decisivo della stagione. Dopo l'impegno sulla carta "morbido" contro il Frosinone dopo la sosta a San Siro, infatti, c'è la prima partita quasi da dentro o fuori. Ad attendere la squadra c'è un aereo per Londra, nello specifico Wembley. La gara con il Tottenham non presenta margini di errore: una di quelle notti da non sbagliare, che devono portare il marchio della grande squadra. Eh già, perché in quell'occasione l'Inter avrà l'opportunità, non perdendo, di qualificarsi con una giornata d'anticipo agli ottavi di finale di Champions League in un girone di ferro che la vedeva partire senza dubbio come sfavorita rispetto a Spurs e Barcellona.
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Sarà il momento della verità per i nerazzurri
Nemmeno il tempo di assorbire le fatiche europee che si ritorna in Italia con sfide da vivere senza respiro. Le trasferte con Roma e Juventus sono due trappole mica da ridere, ma se superate con il giusto atteggiamento e, ovviamente, con un sufficiente bottino di punti, potrebbero raccontare un'altra storia della stagione nerazzurra da qui alla fine del campionato. E, per finire, ecco, l'ultimo atto del girone B di Champions League contro il PSV: una partita in cui l'Inter potrebbe arrivare da qualificata agli ottavi di finale, ma anche nelle condizioni di doversi giocare tutto, ma proprio tutto a San Siro contro gli olandesi, in attesa di buone nuove da Barcellona. Insomma, dipenderà tutto da ciò che accadrà a Londra. Sono le cinque partite della verità, le cinque partite che diranno chi è davvero questa Inter. Se quella spavalda, bella e vincente del filotto di 7 vittorie consecutive, o quella smarrita, goffa e demoralizzata contro l'Atalanta. Meno di un mese e lo scopriremo. I passi falsi non sono ammessi.
(Fonte: Sky Sport)
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