E sul finire, l'Inter, vede smarrire i propri sogni... Sta diventando quasi consuetudine per gli uomini di Roberto Mancini, che spesso nei minuti conclusivi del match devono raccogliere il pallone dal fondo del sacco. L'edizione odierna del Corriere dello Sport analizza questo aspetto negativo:
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INTER, BRUTTA ABITUDINE DA DEBELLARE. L’INCANTESIMO SEMBRAVA SCIOLTO MA CONTRO LA LAZIO…
E sul finire, l’Inter, vede smarrire i propri sogni… Sta diventando quasi consuetudine per gli uomini di Roberto Mancini, che spesso nei minuti conclusivi del match devono raccogliere il pallone dal fondo del sacco. L’edizione...
"BATTERIE SCARICHE - Da fine dicembre a oggi l’Inter non è più una squadra... Duracell perché, a differenza delle famose pile protagoniste di tanti spot pubblicitari di successo, i nerazzurri finiscono la carica troppo presto o comunque in anticipo sul fischio dell’arbitro e, negli ultimi minuti di gara, incassano reti pesanti per il risultato e per la classifica. Domenica a Firenze è stato solo l’esempio finale di una serie che era iniziata contro la Lazio ed era proseguita contro il Sassuolo e il Carpi. In tutto fanno 5 punti dilapidati, quelli che avrebbe permesso alla formazione di Mancini di essere ancora terza in classifica e non costretta a inseguire la Fiorentina e la Roma"."BRUTTA ABITUDINE - A dire la verità la tendenza nerazzurra di subire spesso gol negli ultimi minuti risale allo scorso anno: il ko decisivo per non andare in Europa League contro il Genoa (3-2) alla penultima giornata fu decretato da un gol di Kucka a 1 minuto dal termine del match dello scorso 23 maggio, ma i nerazzurri erano già stati puniti in “sanguinosi” finali in occasione della sconfitta casalinga (0-1) con il Torino (Moretti al 49'st), di quella con il Sassuolo (3-1, rigore di Berardi al 48'st) o di quella che costò l’eliminazione dalla Coppa Italia a Napoli (Higuain a bersaglio al 49'st). Poi c’erano stati anche i gol in Europa League di Guidetti al 48'st nel 3-3 sul campo del Celtic e di Bendtner al 44'st nell’1-2 a San Siro con il Wolfsburg".
"ERRORI CHE TORNANO - Nella prima parte di questa stagione il problema sembrava risolto e anzi, grazie alle prodezze di Jovetic contro Atalanta e Carpi, era stata l’Inter a indirizzare a suo favore all’ultimo respiro i match delle prime due giornate. Il 20 dicembre, però, Candreva su rigore ha punito i nerazzurri a 3' dalla fine e da quel momento in poi i finali si sono trasformati in veri e propri calvari. Berardi dal dischetto ha decretato il ko interno (0-1) con il Sassuolo (50'st), il diagonale di Lasagna (47'st) ha beffato Handanovic nell’1-1 a San Siro con il Carpi e domenica al 46'st è arrivato il colpo di petto di Babacar per il 2-1 dei viola. Con tanti saluti a 5 punti in classifica".
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