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Intervenuto ai microfoni di Tutti Convocati, l'allenatore della Primavera dell'Inter Stefano Vecchi ha parlato della vittoria del campionato da parte dei nerazzurri, per poi concentrarsi sul suo futuro: "Non ci siamo mai nascosti, sapevamo di essere forti. Tante squadre hanno grandi prospettive, lavorano bene nel settore giovanile e spendono molto. Bisognerebbe mettere regole negli organici per mettere qualche giovane in più, poi è chiaro che gioca chi merita. E' difficile per un giovane un po' immaturo affermarsi in una squadra come l'Inter con giocatori di livello internazionale. Ceduti per 7-8 milioni? I giocatori sono pronti per una squadra medio-bassa, anche se sono tanti soldi. Le loro cessioni serviranno per il FPF. In questi anni abbiamo mandato tanti giocatori in A, B e Lega Pro. Mai come in questi anni siamo riusciti a conciliare vittorie e crescita dei giocatori.
FUTURO - "Credo che mai come adesso prenderò in considerazione il fatto di riprovare coi grandi, ma deve capitare l'occasione giusta: qui c'è tutto che mi rende felice, ho un ottimo rapporto con società e tifosi. Per andare via devono esserci i presupposti e la voglia di andare c'è".
SPALLETTI - "Ottimo rapporto. Abbiamo lavorato spesso a contatto, le sue esigenze erano alte, cercava sempre 6-7 giocatori dei miei. Con lui e con il suo staff abbiamo notato grandi attenzioni nei nostri confronti. Ieri era contentissimo, ci fa sempre i complimenti: è stato un esempio per l'impegno e la determinazione nel credere nella Champions. E' un allenatore che arriva alle 9 di mattina e se ne va alle 19 di sera. Ieri ha esultato come un pazzo? Ci credo, lo conosco ed è una persona a cui stiamo a cuore".
LEGA PRO O SERIE B - "Futuro in Lega Pro? Io mi aspetto un livello superiore, credo che sono arrivato in Serie B vincendo qualche campionato e ho interrotto quella esperienza: spero arrivi un'esperienza in quella categoria. Io l'Allegri della Primavera? Forse per le vittorie sì perché abbiamo vinto sei finali su sette, però non posso assolutamente paragonarmi ad uno che vince sempre in Serie A e fa onore in Europa".
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