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Getty Images
Adesso non si può più sbagliare. Lo sa bene Simone Inzaghi, che non pensa oltre alla sfida di stasera al Meazza contro il Verona e manda in campo la miglior formazione possibile.
Le ultime due gare - il pari di Monza e la prova opaca contro il Parma, con il successo arrivato solo ai supplementari - hanno lasciato un retrogusto amaro e un animo non troppo leggero.
Serve una reazione e una partita che non solo porti i tre punti ma dia morale alla squadra con una prova convincente.
"Il turnover non c'è, non esiste" spiega La Gazzetta dello Sport. Stasera contro il Verona giocherà più o meno la stessa squadra che poi mercoledì sfiderà il Milan per il primo trofeo stagionale: dieci undicesimi chiamati alla doppia fatica.
Torna subito titolare Calhanoglu, recuperato a tempo di record e già in campo dal 1'. In avanti invece, toccherà ancora a Dzeko e Lautaro.
"L’Inter ai loro piedi. Lo è oggi, lo sarà anche mercoledì. E questo al netto di Correa, che pure qualche chance per stasera può ancora spenderla. E al netto anche di Lukaku: Romelu ieri si è allenato insieme con i compagni, non è stato convocato ma a Riad ci sarà, anche se viene difficile pensare possa partire titolare".
In Italia, i due attaccanti dell'Inter sono tra i quattro in doppia cifra in questa stagione finora insieme a Osimhen a N'Zola.
Correa potrebbe giocarsi le sue chance stasera, ma la prova deludente in Coppa Italia e il momento di forma di Lautaro Martinez spingono verso una conferma del Toro.
Toccherà a Darmian e Dimarco sulle fasce, con Asllani e Mkhitaryan a completare il trio di centrocampo con Calhanoglu. In difesa Skriniar, Acerbi e Bastoni davanti a Onana.
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