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Invasione straniera: paura per i vivai, poche le eccezioni. E Kondogbia…

Giovanni Montopoli

“Un’invasione”. Apre così il quotidiano La Stampa di Torino. Invasione che vede protagonisti gli stranieri nel nostro campionato. Un flusso che ha portato nella prima metà del mercato 51 calciatori provenienti dall’estero UTILE – La...

“Un’invasione”. Apre così il quotidiano La Stampa di Torino. Invasione che vede protagonisti gli stranieri nel nostro campionato. Un flusso che ha portato nella prima metà del mercato 51 calciatori provenienti dall’estero

UTILE – La domanda principale riguarda l’utilità dei calciatori arrivti  “A tratti utile, a volte (forse) un po’ meno. Un’invasione, dicevamo. Utile perché il calcio italiano sta cercando di darsi una scossa per rimettere in equilibrio i propri pesi nei confronti della concorrenza.

COSTI -  il colpo – per prezzo – fino a questo momento lo mette in cassa la società nerazzurra con l’arrivo del francese KondogbiaCosì si legge l’arrivo di Kondogbia, conteso a Milano fra Inter e rossoneri e, alla fine, a corte Mancini per una cifra (30 milioni più bonus) che ne fa lo straniero arrivato dall’estero più pagato davanti a Higuain (37) nell’era euro. Ma, così, si possono leggere gli sbarchi di Bacca dal Siviglia al Milan, di Mandzukic alla Juve, di Jovetic, cavallo di ritorno in Italia, stavolta all’Inter, o di Dzeko, bomber nobile dal City alla Roma”.

MOSCHE BIANCHE - La lista della spesa all’estero dei nostri club si allunga e lo fa con solo tre eccezioni, Torino, Chievo e Sassuolo che si sono, per ora, tappate gli occhi oltre confine.  

PERICOLO GIOVANI – a farne le spese, secondo il quotidiano, i vivai che vedono precludersi la possibilità di inserire risorse nel massimo campionato: “Un’invasione un po’ meno necessaria perché, al di là delle risposte che darà il campo, si registrano operazioni che sembrano fatte su misura per dare forza al partito di chi guarda con estrema diffidenza (e pericolo per i nostri giovani) la voglia, matta, di pescare altrove. Da quattro continenti Il numero dei ragazzi già «importati» dal nostro calcio è di 51, a poco meno di tre settimane dal traguardo del mercato, una tendenza che si conferma se è vero, ad esempio, che sempre 51 erano gli stranieri arrivati in Italia a metà agosto due stagioni fa. Sbirciando dentro la cifra emerge come ineludibile il meccanismo che va a premiare il nome straniero. Dietro ai volti più o meno noti, ecco una squadra di giovani, giovanissimi europei, sudamericani, africani o asiatici (quest’ultimo il caso dell’iracheno dell’Udinese Adnan)”.

SPAZIO AI GIOVANI – Inversione di tendenza che vede alcune società puntare invece sui giovani provenienti dal vivaio: “Palermo, Udinese, Atalanta, Carpi e Genoa sono le società che più stanno scommettendo su ragazzi che, fino a poche settimane fa, giocavano in campionati minori in giro per l’Europa o in club di seconda fascia. Piccole operazioni, che però contribuiscono a far lievitare il monte della spesa