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Ha senso stare ancora parlare di giochisti e risultatisti?
"Secondo me conta relativamente, bisogna vedere il tempo cosa dirà. Questi primi 4 mesi sono stati perfetti, abbiamo ottenuto già 2 traguardi che per la società erano importantissimi, siamo agli ottavi di Champions per il terzo anno di fila, siamo al Mondiale per club, sappiamo tutti cosa rappresenta. Dobbiamo continuare così, sapendo che nel calcio i giudizi cambiano in fretta".
Allegri ha detto che 36 punti non bastano per la salvezza: con 38 vi considerate tranquilli?
"Senz'altro! Al di là di quello che succede alle altre squadre, noi dobbiamo mantenere alta la concentrazione. Questa è stata una settimana importante, abbiamo lavorato bene. In questo momento abbiamo fuori giocatori importanti, siamo un po' limitati nelle rotazioni, qualcuno dovrà fare degli straordinari, poi dopo la Lazio riusciremo a riaggregare qualcuno. Tra Real Sociedad e Lazio dobbiamo cercare di lavorare bene".
Non si ricorda un'Inter che gioca così bene: è motivo di orgoglio? Può essere un rischio?
"Vedere giocare la propria squadra così è una grandissima soddisfazione per me e per il mio staff. Allo stesso tempo dobbiamo essere lucidi e sapere che al primo pareggio cambiano le opinioni, ma questo è il calcio. Dobbiamo sapere che dobbiamo continuare a lavorare in questo modo, è un percorso lungo. Nelle difficoltà bisogna essere ancora più bravi".
Inter 38, Juventus 36: è questa la sfida scudetto?
"No, siamo alla quindicesima giornata. In questo momento la classifica dice quello, ma il percorso è lunghissimo, pieno di insidie, basta un filotto di risultati per cambiare la classifica. Io penso al Milan, al Napoli, alle romane, che sono squadre importanti: hanno avuto qualche difficoltà, ma possono recuperare terreno".
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