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Inter, da Lukaku a Dzeko-Lautaro-Correa: zero rimpianti, Inzaghi ha l’attacco perfetto
In casa Inter c'era parecchia delusione dopo l'addio di Lukaku. Tifosi e non solo pensavano di non riuscire a sostituire l'eroe dello scudetto e di non essere più competitivi in Serie A. La dirigenza nerazzurro, assieme a mister Inzaghi, ha lavorato al meglio e ora l'attacco dell'Inter è ancora più completo.
"E sì che un mese fa ad Appiano pensavano ancora a come sfondare le difese avversarie, con Lukaku. Adesso le aggirano. Le studiano. E trovano la soluzione, di volta in volta. Correa-Lautaro, la CoLa. Ma anche la variante bosniaca, che non è un virus ma un attaccante che ha portato a spasso la difesa campione del Mondo, mercoledì sera a Strasburgo. Era un centravanti, Inzaghi, prima di tuffarsi in panchina: nessuno più di lui apprezza e gode. Nessuno più di lui ha l’occhio lungo. Perché va raccontata la sua posizione, appena capito dagli occhi e dalla voce di Lukaku che il belga sarebbe andato via. Ha parlato con i dirigenti, ha chiesto protezione e garanzie sui sostituti. Ha fatto il nome di Dzeko, trovando un’autostrada. Ma è su quello di Correa che è stato fermissimo, spendendosi in prima persona, garantendo sul risultato finale. E mettendo l’Inter in posizione più che privilegiata", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Inzaghi ha per le mani un reparto nel quale l’effetto sorpresa può essere solo positivo. L’allenatore sa già cosa aspettarsi da Correa, conosce Lautaro, di Dzeko neppure a parlarne: difficile che l’Inter tradisca, lì davanti. Piuttosto, è possibile che garantisca ancora di più proprio giocando sulle rotazioni. Lautaro-Correa parlano il linguaggio calcistico di Messi, con l’Argentina: non è una bestemmia, basta guardare qualche minuto della Seleccion per capire. Lautaro-Dzeko è coppia che molto vedremo in Champions. Dzeko-Correa è il piano B che in molti sognano persino come piano A. Non resta che organizzare il piano voli dal Sudamerica: un charter riporterà la CoLa venerdì sera a Milano, a 36 ore dalla gara contro la Sampdoria. A Genova sarà Dzeko titolare e staffetta tra i due argentini. Tanto, come li metti li metti, Inzaghi cade in piedi. E l’Inter se la ride. Con Lukaku si è vinto, certo. Ma con questi tre nessun traguardo sembra precluso", aggiunge il quotidiano.
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