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Inzaghi: “Biglietti? Riferito al club. Volevo solo evitare sciopero tifo in finale Champions”

Daniele Mari Direttore 
"Il mio desiderio - ha spiegato il tecnico - era che ci fossero i tifosi allo stadio per poterli incitare, evitare le mancanze di tifo"

'Dopo la telefonata ne ho parlato con qualcuno della dirigenza, non ricordo chi, e gli ho detto che c'era bisogno di qualche biglietto in più'. E' quanto ha riferito, in sintesi, Simone Inzaghi agli investigatori della polizia di stato di Milano durante la deposizione di circa un'ora e mezza resa oggi nell'inchiesta sulle curve di Milan e Inter, riferendo di cosa avvenuto dopo la telefonata del 26 maggio 2023 con il capo ultrà della nord, Marco Ferdico, che lo sollecitava a intervenire sul presidente Giuseppe Marotta per ottenere 200 biglietti in più rispetto ai mille previsti per la finale di Champions League di Istanbul. 'Ho fatto quello che dovevo', ha detto il tecnico nerazzurro confermando di aver 'rappresentato' alla 'dirigenza' e 'alla società la richiesta'.

Alla domanda se ci siano stati contatti successivi con Ferdico (ora in carcere) l'ex attaccante della Lazio ha detto di avergli 'mandato un messaggio' il 'giorno stesso o il giorno dopo'. 'Il mio desiderio - avrebbe spiegato il 48enne piacentino - era che ci fossero i tifosi allo stadio per poterli incitare', evitare le 'mancanze di tifo' perché 'non ci potevamo ridurre come con la faccenda da Fiorentina'ha spiegato con riferimento allo "sciopero del tifo" per una ventina di minuti durante la finale di Coppa Italia del 2023 che precedeva la finale con il Manchester City.

'Non sapevo nulla delle pressioni' sul club, ha detto Inzaghi con riferimento agli altri episodi descritti nelle centinaia di pagine dell'inchiesta dei pm Paolo Storari e Sara Ombra perché con lui il 'clima' era stato 'tranquillissimo'. Di fronte alle richieste di chiarimento sulla sua conoscenza di collusioni fra curve e criminalità organizzata e mafie Inzaghi è stato perentorio: 'Non conosco Bellocco, ho saputo chi è dopo averlo letto sui giornali' ha detto con riferimento al rampollo della cosca di rosarno ucciso il 4 settembre a Cernusco sul Naviglio dal capo ultrà dell'Inter, Andrea Beretta. 'So chi è Beretta non non ci ho mai avuto rapporti' ha concluso l'allenatore.

(La Presse)