Due giorni alla partita dell'anno e l'Inter non ci arriva nel migliore dei modi. I nerazzurri, reduci dalla sconfitta contro lo Spezia, sono attesi da una gara ad alto tasso di difficoltà contro il Porto. Servirà la migliore Inter per passare il turno e ridare un po' di serenità all'ambiente nerazzurro che sta vivendo ore non facili. "A Oporto serve l’orgoglio. Da parte dell’allenatore, certo. E pure di un gruppo che non ha bisogno di essere motivato, dentro partite così. E che in passato, ha dato già testimonianza di sapersi rialzare proprio di fronte al grande ostacolo", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
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Inzaghi ha bisogno di tutta l’Inter: tecnico sicuro di ottenere risposte. E oggi…
"Inzaghi ieri non ha avuto modo di parlare in maniera approfondita con la squadra. Lo farà oggi, analizzando al video gli errori di La Spezia. E soprattutto, gettando lo sguardo al Porto. Il tecnico batterà il tasto sulla richiesta di una maggiore determinazione in zona gol, perché per passare il turno non è pensabile di aver a disposizione il numero di occasioni capitate venerdì sera. Inzaghi ha bisogno di tutta l’Inter. Non solo dei suoi. Ha bisogno del gruppo storico che fin qui ha deluso, per motivi diversi: De Vrij, Brozovic e Lukaku, per dire, sono stati la spina dorsale della squadra scudetto di Conte".
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"Ma è da altri che Inzaghi è sicuro di ottenere risposte. È da chi c’è sempre stato. Da Calhanoglu, l’uomo che più gli deve dentro la rosa nerazzurra: a La Spezia è stato il migliore, lui che è entrato nella ripresa. Da Acerbi, che in Liguria ha sbagliato la prima partita della stagione. Da Onana, che riprenderà il posto da titolare che lo stesso Inzaghi gli ha consegnato. E da Mkhitaryan, l’intoccabile a sorpresa, il centrocampista per cui l’allenatore stravede. La speranza, del tecnico e di tutta l’Inter, è che siano questi quattro a trascinare gli altri verso l’alto. È già successo".
(Gazzetta dello Sport)
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