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Inzaghi alla Mourinho: le tre mosse decisive per la vittoria. “L’impressione è che…”

Matteo Pifferi

Al Via del Mare l'allenatore ha cambiato modulo per due volte, chiudendo la partita con addirittura quattro attaccanti

"Contro il Lecce, all'esordio stagionale, non si poteva proprio pareggiare". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito alla vittoria dell'Inter contro il Lecce. Un successo arrivato al fotofinish ma che conferma come il carattere sia una dote insita nella squadra. "Al Via del Mare Simone Inzaghiha deciso di fare di tutto per evitare un inciampo al debutto e, passo dopo passo, ha orchestrato l'assalto dei minuti finali, in cui il gol sembrava poter arrivare su ogni azione. Poteva accadere come non succedere, ma alla fine Denzel Dumfries è sbucato dal nulla a tempo scaduto e ha dato ragione al suo allenatore. Che, in un certo senso, ha ricordato le forzature tattiche di José Mourinho alla ricerca di rimonte in extremis", spiega Gazzetta.it

Prime mosse

Inzaghi ha voluto operare i primi cambi al 57' con Gosens e Brozovic che hanno lasciato spazio a Bastoni e Mkhitaryan, con Dimarco che di fatto ha spostato il proprio raggio d'azione da braccetto a esterno a tutta fascia al posto del tedesco. Al 67', poi, Inzaghi ha gettato nella mischia Dumfries e Dzeko, al posto di Darmian e Calhanoglu. "Cambio di modulo, si passa al tridente. Mkhitaryan resta in mediana con Nicolò Barella a formare un centrocampo a 4, mentre il bosniaco si affianca a Romelu Lukaku con il sostegno di Lautaro Martinez, un passo indietro. La musica comincia a cambiare e il dogma del 3-5-2 viene sacrificato sull'altare dei tre punti", commenta la Rosea.

Gran finale

All'88', poi, Inzaghi compie l'ultima mossa: dentro Correa al posto di Skriniar per un 4-2-4 superoffensivo. "Troppo spregiudicato? Probabilmente sì, se non fosse che mancano meno di due minuti più recupero al termine. Il forcing interista diventa ancor più asfissiante e, a tempo scaduto, arriva il colpo di addome dell'olandese che vale la vittoria all'esordio. C'è fortuna e tempismo nel guizzo del 2-1, ma anche la trazione anteriore di un allenatore che ha inserito tutti gli attaccanti a disposizione e ha dato mandato alla sua squadra di assaltare l'area giallorossa. È solo la prima giornata di Serie A, ma l'impressione è che Inzaghi abbia preparato in questo mese un'Inter pronta a tutto, anche agli all-in alla Mourinho, forte di una rosa ben più varia al di là degli 11 fedelissimi", la chiosa del quotidiano.