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Concorrenza, nella ‘nuova’ Inter di Inzaghi sono tutti in bilico. Duelli in ogni reparto

Andrea Della Sala

Il tecnico dell'Inter cambia interpreti in ogni partita per cercare di mantenere un livello di condizione fisica sempre alto

È una nuova Inter, polivalente. Simone Inzaghi sta abituando tutti a cambiare gli interpreti e per il momento la sua idea sembra funzionare. Giocando partite di alto livello ogni tre giorni il tecnico vuole giustamente coinvolgere tutti.

"Competizione interna, la chiama Simone Inzaghi, come quei manager che vogliono più produttività. E intanto il tecnico si diverte a montare e a rimontare la sua Inter che non è più un corpaccione unico, immutabile, ma cambia continuamente. Ci sono tante Inter che duellano tra loro, ci sono giocatori pronti a competere per il proprio pezzo di terra. Quanto sta accadendo in porta, con la nuova alternanza Handa-Onana, sa quasi di storico. E mentre Dzeko e Correa si sono contesi lo spazio lasciato libero da Lukaku, a sinistra non ha ancora messo la freccia uno tra Gosens e Darmian", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Poi ecco Acerbi che, quasi senza far rumore, sta sfilando il posto a De Vrij. O magari a Bastoni, che pure deve guardarsi le spalle da Dimarco. Il guaio muscolare di Calha ha solo rimandato uno dei testa a testa più accesi: Chalanoglu contro Mkhitaryan, il turco contro l’armeno, corsi e ricorsi della storia. In ogni caso a Inzaghi va bene così, la famosa “competizione interna” ha aiutato l’Inter a uscire dalle secche", aggiunge il quotidiano.