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Inzaghi: “Critiche solo all’Inter, infortunati nostri non contano? Club vuole il mio rinnovo”

Marco Astori

Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il successo per 1-0 sul campo della Juventus

Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il successo per 1-0 sul campo della Juventus. Queste le sua parole: "Sicuramente è una tappa fondamentale perché in questo momento dobbiamo rincorrere e volevamo rimanere lì. Abbiamo perso dei punti che cercheremo di ritrovare nelle prossime partite. Pressione? Ne sento poca, sono più avanti di quello che pensassi a livello di risultati e trofei. Siamo l'Inter può esserci pressioni, sono mancati risultati e abbiamo avuto fuori giocatori importanti: invece si è parlato di moduli. Era una tappa fondamentale: è ancora lunghissima.

I favoriti sono altri, magari diranno che saremo ancora noi: io ricordo cosa si diceva all'inizio e che non si vinceva qui da 11 anni. Questa vittoria ci dà orgoglio ma non abbiamo fatto nulla. Futuro? Ho un contratto di due anni che la società mi ha chiesto di prolungare ma io ho chiesto di aspettare la fine: i contratti valgono quel che valgono, bisogna avere i risultati quotidiani. Siamo l'Inter, 7 mesi sono stati offuscati dagli ultimi pareggi: sento grande fiducia dalla società, dai giocatori e dalla curva.

Sono contento di quello che è stato fatto, abbiamo fatto talmente divertire che qualche critica a differenza di altri è venuta fuori. Dobbiamo accettarle capendo quali sono costruttive e quali costruite ad arte. Il rigore? C'era, era già gol sulla ribattuta: all'andata io ho lanciato la casacca e sono stato espulso, non ho detto niente, mi sono preso un pareggio zitto e ho pensato alla partita dopo. La Juventus ci ha messo poco in difficoltà: la loro traversa era un fallo netto, nel secondo tempo i miei giocatori hanno concesso poco ad una grandissima Juve".