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Getty Images
L'Inter vince e convince. Dopo la vittoria in extremis contro il Lecce alla prima di campionato, la squadra di Inzaghi, al debutto stagionale a San Siro, batte lo Spezia con un netto 3-0. Il tecnico nerazzurro può sorridere, soprattutto guardando al reparto d'attacco. "Doppia coppia: Lukaku e Lautaro dall’inizio, Dzeko e Correa nel finale. L’impressione è che finalmente Simone Inzaghi abbia a disposizione due coppie vere di attaccanti", sottolinea Repubblica. "Prepariamoci allora a vedere in campo tutte le possibili combinazioni in attacco, dalla canonica e ricomposta Lukaku-Lautaro alla ditta tutta argentina Toro-Tucu, dal walzer di pesi massimi Big Rom-Dzeko al duo della scorsa stagione Edin-Martinez".
"Lo scorso maggio l’Inter chiuse la stagione a quota 84 gol. Annunciare a inizio campionato di volerne fare almeno 16 in più è una dichiarazione d’intenti potente, da parte di un allenatore che a costo di rischiare qualcosa all’Inter ha portato la filosofia del gol fatto in più, pur avendo finito la passata annata di Serie A con la seconda miglior difesa, a quota 32 gol subiti, uno in più di Milan e Napoli, appaiati a 31. Per raggiungere l’obiettivo, con il ritorno di Lukaku l’allenatore ha trovato un’opzione tattica che lo scorso anno gli era preclusa: il contropiede veloce, su cui Antonio Conte ha costruito le sue fortune interiste e che né Dzeko né Lautaro nella scorsa stagione hanno saputo fare, entrambi inadatti per caratteristiche".
"Aspettando di vedere la macchina nerazzurra girare a pieni giri, al termine di un rodaggio che si preannuncia brevissimo per quel che s’è visto, c’è già una certezza: Alexis Sanchez non manca per niente. Dell’ex Nino Maravilla, partito per Marsiglia con in tasca la ricca buonuscita dell’Inter, non mancano certo le corse palla al piede verso la propria porta, come quella che ha innescato il primo gol del Milan nel derby dello scorso febbraio. Né c'è nostalgia dei suoi post sui social, in cui si dipingeva come un leone in gabbia. Di Sanchez per gli interisti resta il ricordo dolce del gol nei supplementari in Supercoppa con la Juve. Ma indietro non si torna. L’attacco dell’Inter oggi è un altro, e sembra potere fare tranquillamente a meno del cileno".
(Repubblica)
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