00:33 min

copertina

Spezia e Porto, Inzaghi si gioca il futuro. E Zhang fissa un obiettivo primario per l’Inter

Andrea Della Sala

Il tecnico dell'Inter deve meritarsi la riconferma per la prossima stagione e ora nelle prossime due gare si gioca tanto del suo futuro

Spezia questa sera, il Porto martedì. L'Inter si gioca tanto in queste due partite: in campionato non sono permessi altri passi falsi e i quarti di Champions sono un obiettivo ambizioso per i nerazzurri.

"Una tappa importante, prima del bivio decisivo. La Spezia e Oporto hanno in comune il mare, ma anche una grossa fetta del futuro di Simone Inzaghi. Da oggi a martedì sera, Inzaghi si gioca l’Inter. Un’altra prova opaca in trasferta non sarebbe digerita bene dal mondo nerazzurro, mentre l’eventuale eliminazione dalla Champions League martedì in Portogallo segnerebbe il punto di non ritorno. Insomma, quella che apparentemente è passata come una normale vigilia di campionato, in realtà portava con sé una certa pressione, soprattutto con vista sul Porto. C’è stato un derby di Supercoppa vinto – anzi stravinto – che ha portato in dote il terzo trofeo in un anno e mezzo di era Inzaghi. Ma ci sono stati anche tanti scivoloni inattesi, prove incolore e soprattutto un andamento da montagne russe che mal si sposa con le ambizioni di un grande club", sottolinea La Gazzetta dello Sport.

"Inzaghi lo sa, un nuovo bis in Coppa Italia alla fine dell’anno non garantirebbe la riconferma all’Inter, malgrado un contratto in scadenza nel giugno 2024. Serve di più. Serve chiudere alla grande il campionato, confermarsi seconda forza del torneo e magari riuscire a rosicchiare più punti possibile al Napoli. Ma serve anche un’avventura emozionante in Champions, che non può prescindere dall’accesso ai quarti di finale. Il presidente Zhang lo ha messo come obiettivo primario: vuole tornare nel G8 d’Europa, riportare l’Inter nell’élite del calcio che conta e rendere il marchio Inter ancora più appetibile e affascinante agli occhi del mondo. Per farlo, servono i risultati sportivi. E senza lo scudetto, non c’è altra via della crescita internazionale", precisa il quotidiano.