Dopo la sconfitta contro la Roma, Simone Inzaghi è stato confermato. La società è vicina al tecnico e spera in un'inversione di trend ma in ogni caso Inzaghi resta sotto osservazione.
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Inzaghi a rischio, TS: “Chi potrebbe sostituirlo? Stankovic, Chivu oppure…”
"Contro il Barcellona e soprattutto sabato contro il Sassuolo, il club nerazzurro si aspetta qualcosa di diverso. C'è preoccupazione, la classifica inizia a essere pesante e gli impegni in arrivo tutt’altro che agevoli. Perché il Barcellona, anche se sconfitto a Monaco, ha dimostrato con il Bayern di essere in crescita e davanti ha un potenziale offensivo da mettere i brividi. E il Sassuolo ieri in casa ha strapazzato la Salernitana, evidenziando una condizione fisica che potrebbe mettere in difficoltà l’attuale Inter che arriverà con i 90 minuti di Champions nelle gambe. Senza una svolta, sarebbe complicato per la società confermare Inzaghi. La Champions - a meno di sconfitta netta -, non dovrebbe rappresentare un bivio, ma la partita del Mapei sì: perché dopo 4 sconfitte in 8 giornate, sarebbe impossibile andare avanti senza i tre punti", commenta Tuttosport che lancia, poi, delle possibili alternative ad Inzaghi.
Quattro alternative
"Il nome perfetto per questa situazione sarebbe quello di Mihajlovic, ma il serbo, al di là delle sue condizioni di salute da prendere ovviamente in considerazione, non può essere tesserato per questioni di regolamento, avendo iniziato la stagione con il Bologna che lo ha poi esonerato il 6 settembre. E così ecco che il focus è su due protagonisti del Triplete, ovvero Cristian Chivu e Dejan Stankovic", l'analisi del quotidiano. Chivu, allenatore della Primavera, con cui ha vinto lo Scudetto l'anno scorso e sarebbe "la scelta interna più logica", un traghettatore almeno fino al Mondiale. Stankovic sarebbe un tecnico carismatico, che avrebbe dalla sua anche la spinta e l'appoggio dei tifosi. "Fra i nomi sul tavolo anche quello di Paulo Sousa, altro ex, ma il portoghese, proposto da alcuni intermediari, non scalda. Dopo la buona parentesi alla Fiorentina (’15-17), non ha entusiasmato nelle successive esperienze", chiosa Tuttosport.
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