L'Inter si guadagna i quarti di finale di Champions League, un risultato impensabile a inizio anno, con una partita di grande sofferenza. Inzaghi si lega alla panchina nerazzurra centrando l'obiettivo più difficile e permettendo al club di incassare circa 20 milioni con la qualificazione.
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Inter, la sofferenza porta alla gloria. Inzaghi sceglie il modo migliore per scacciare le nubi
"Come è lontana la Serie A con i suoi grigi alti e bassi. Questa luce abbagliante si chiama Europa, questa è la Champions. Il giardino preferito di un Inter mai così folle e coraggiosa. È anche il teatro in cui anche Simone Inzaghi mostra evidentemente il suo lato migliore. Non più il gestore a volte titubante in campionato, ma il sergente di un gruppo di guerrieri in missione. C’è anche la sua mano nel modo in cui i nerazzurri hanno governato una partita delicatissima, sempre sul filo dei nervi, senza mai perdere davvero la bussola se non gli ultimissimi secondi di mischia davanti a un gigantesco Onana. Alla fine, sia l’allenatore sia tutti i tifosi nerazzurri, anche quelli costretti vergognosamente fuori dallo stadio, ricorderanno questa notte di puro «interismo», di sofferenza che conduce alla gloria", spiega La Gazzetta dello Sport.
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"Vista dal Portogallo, La Spezia e la pallida Inter di A sembrano un ricordo lontano nel tempo: in Champions questa squadra sa compiere rivoluzioni, ha il potere di trasformarsi nell’anima. Non solo non sbaglia gli approcci, ma combatte con la ferocia delle grandi. I problemi del campionato restano tutti sul tavolo, sia ben chiaro, e non bastano i quarti a cancellarli, però Inzaghi ha scelto l’unico modo per allontanare in parte le nubi su di sé: solo andando avanti in Champions poteva rendere più solida la sua posizione e, magari andando anche più in là dei quarti, potrà blindarsi davvero in questa Milano nerazzurra. La sua situazione è quindi ancora in divenire, ma per il momento si gode una felicità autentica e a lungo inseguita", aggiunge il quotidiano.
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