Non sono ovviamente bastate le parole a Sky Sport dell'ad Marotta. Nella giornata di ieri ad Appiano la dirigenza ha parlato con il tecnico e poi Inzaghi ha tenuto un duro confronto con la squadra.
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Inter, Inzaghi a muso duro con la squadra: “Basta alibi e ora vietato mollare”
"Non il primo in questa stagione, ma sicuramente il più duro. Perché il momento è quello che è e gli errori – e le prestazioni negative – si ripetono con una regolarità che non può più essere accettata da queste parti. Simone Inzaghi, stavolta, è stato perentorio con i suoi giocatori: basta cali di tensione, basta partite non da Inter. Nessun alibi, da ora in avanti tutti devono sentirsi in discussione e tutti devono dare di più. Il messaggio che la società ha mandato al tecnico è stato rigirato anche alla squadra. Il secondo posto di oggi deve essere difeso a tutti i costi", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
"E va rivisto completamente l’atteggiamento, di squadra ma anche dei singoli. Mai più approcci molli, svogliati, senza anima come nel primo tempo del Dall’Ara. E basta atteggiamenti da prime donne, isterismi vari, battibecchi in campo: troppe volte in questa stagione si sono viste scene di nervosismo ingiustificato per chi lotta e lavora per un unico risultato di gruppo. Resettare tutto e ripartire con uno spirito nuovo, e con la fame di chi non vuole arrendersi mai".
"Il momento clou della giornata è stato il faccia a faccia che Simone ha avuto con la squadra prima dell’allenamento. Inzaghi è tornato sulla «non prestazione» di Bologna. L’approccio e l’intensità della prestazione sono stati clamorosamente insufficienti e non sarà più tollerato un simile atteggiamento della squadra, non nuova a prestazioni deludenti in questo 2023, specialmente dopo aver vinto una gara importante. Sulla testa e non solo, ora dovrà lavorare Simone, che pretende un’inversione di marcia immediato. Domenica contro il Lecce vuole rivedere le facce giuste, gli occhi giusti".
"La vera prova del nove arriverà poi il prossimo venerdì, nella trasferta di La Spezia. Perché è soprattutto fuori casa che l’Inter ha smesso di fare l’Inter e che l’atteggiamento e l’approccio alla gara sono state spesso sbagliate. Ecco perché ieri il tono di Inzaghi è stato più duro e perentorio di altre volte. Il diktat è “vietato mollare”, per non compromettere il lavoro di due anni: dalla reazione della squadra potrebbe dipendere anche il suo futuro all’Inter", spiega Gazzetta.
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