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Inter, la mutazione di Inzaghi: “Parla poco e non ascolta, all-in per la seconda stella”

inter inzaghi
Il tecnico è maturato e ora gestisce al meglio le pressioni e le critiche e punta dritto allo scudetto, dovrà vincere il duello con Allegri
Andrea Della Sala Redattore 

Momento positivo per l'Inter e per Simone Inzaghi. L'ambiente nerazzurro ha risposto alla grande alle critiche e alle polemiche successive alla gara vinta a San Siro con il Verona. Battuto 5-1 il Monza con una prestazione esaltante e ora l'Inter si prepara per la Supercoppa.

"È sicuramente vero che Inzaghi e la sua squadra «lavorano tanto e ascoltano poco», ma dopo le polemiche della scorsa settimana e il conseguente rischio di non veder valutato come merita un girone d’andata da 48 punti, Inzaghi si è presentato più carico che mai. E i suoi giocatori assieme a lui, quasi telecomandati, per mettere in chiaro le cose e rispolverare il manuale dell’Inter migliore, che nelle ultime settimane aveva preso giusto un velo di polvere. Cambi di campo continui, spinta sugli esterni, difensori all’attacco, con il Calhanoglu migliore di sempre e Lautaro che riesce sempre a migliorare se stesso", analizza il Corriere della Sera.


Inter, la mutazione di Inzaghi: “Parla poco e non ascolta, all-in per la seconda stella”- immagine 2

"Ad aprile Inzaghi compie 48 anni, gli stessi che aveva Allegri nel 2015, quando vinse il suo primo campionato con la Juve (il secondo dopo quello al Milan). Se c’è un raffronto da fare tra i duellanti per questo scudetto, è chiaro che lo juventino è avanti 6-0 nel conteggio e ha più esperienza, ma l’interista sembra ormai maturo per consolidare un ciclo già ben avviato. Il bivio è rappresentato proprio dalla lotta di quest’anno, tra la vecchia volpe e il giovane-non più giovane, che si è fatto una scorza bella spessa. La scorza di Simone".

Inter Simone Inzaghi 1

"Al ritorno da Riad l’Inter è attesa dal trittico alpino delle trasferte con Fiorentina e Roma, intervallate proprio dalla sfida a San Siro contro la Juve del 4 febbraio. Inzaghi nega che il passo tenuto dalla squadra di Allegri sia uno stimolo per il cammino da record della sua Inter, ma è chiaro che la concorrenza è l’anima anche dello scudetto e che molti pensieri sono già rivolti a quell’appuntamento chiave. Anche quella per lo scudetto promette di restare aperta a lungo. Ma questa Inter extralarge e questo nuovo Inzaghi, più spigoloso, con «le orecchie tappate» e sempre più focalizzato sull’obiettivo, sognano di accelerare al momento giusto: manca poco, bisogna farsi trovare pronti", aggiunge il Corriere.

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