Nessun allarme, nessun processo. Il pareggio per 0-0 ottenuto lunedì sul campo della Sampdoria ha deluso, ma non bisogna dimenticare che l’Inter era reduce da una serie di tre vittorie consecutive (inclusa la Coppa Italia). E che i nerazzurri sono secondi in solitaria alle spalle del Napoli, a +3 sulle inseguitrici. La Gazzetta dello Sport è tornata oggi sul pari dell’ultimo turno di campionato e si è proiettata sui prossimi impegni. In particolare, sulle novità di formazione che prepara Simone Inzaghi.
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GdS – Inzaghi, niente allarmismi e cura l’Inter con un mantra: da Brozovic a Lukaku
Cosa cambia con Lukaku
—“L’allenatore sa che l'Inter non ha vinto contro la penultima in classifica e che ha gettato nel cestino una grande occasione per allungare a +5 sulle dirette concorrenti per un posto nella Champions 2023-24. Di palle gol però i suoi ne hanno avute tante, molte delle quali costruire appoggiandosi a Lukaku ovvero seguendo il piano tattico al quale Lautaro e compagni hanno lavorato in settimana alla Pinetina. Il belga, come successo a inizio ripresa in Coppa Italia contro l'Atalanta, sta cambiando il modo di giocare dell'Inter e la renderà più difficile da contrastare quando la condizione atletica gli permetterà di attaccare la profondità e di ritrovare il suo spunto in velocità. Ormai non manca molto per riavere un'arma "letale".
Detto questo, a Genova i nerazzurri dovevano vincere anche senza il miglior Big Rom. Perché la Sampdoria, pur in ripresa rispetto a due settimane fa, era un avversario alla portata. Le occasioni, con Lautaro, Calhanoglu, Dimarco e altri, sono arrivate, ma a difettare è stata la mira. Ecco perché la parola d'ordine è evitare gli allarmi e gli allarmismi. Il lavoro settimanale deve restare la certezza per il gruppo.
Riecco Brozovic
—I dati relativi alla tenuta fisica della squadra sono incoraggianti e nel finale, quando la Samp ha arretrato il baricentro, l'Inter ha avuto la forza di provarci fino all'ultimo secondo del recupero, sfiorando il vantaggio con Calhanoglu, Acerbi e Lautaro. Da sabato, inoltre, torneranno (con ogni probabilità) titolari pure Brozovic e Dumfries. Marcelo permetterà a Calhanoglu, splendido regista degli ultimi mesi, di tornare a fare la mezzala e la squadra acquisirà più pericolosità offensiva. Perché, non dimentichiamolo, le ultime 5 reti in campionato portano tutte la firma di Lautaro Martinez. È indispensabile che Lukaku ritrovi la via del gol (in A è a digiuno da 6 mesi) e che Dzeko continui a fare il suo dovere, ma è vitale pure individuare marcatori alternativi. Come Barella, a secco da fine ottobre, e come il turco, che la passata stagione ha battuto il portiere avversario 8 volte tra Serie A e Coppa Italia.
Gli obiettivi stagionali
—L'annata è entrata in un momento chiave e, anche se la corsa scudetto è chiusa dal -15 rispetto al Napoli, c'è ancora da centrare la qualificazione alla prossima Champions, obiettivo minimo fissato dal club in estate, ci sono da giocare (ad aprile) le due semifinali di Coppa Italia contro la Juventus, mentre la prossima settimana è in calendario l'ottavo d'andata di Champions contro il Porto. L'Inter ha molti appuntamenti importanti e Inzaghi, vuole che la squadra li affronti con il giusto approccio e ritrovando la concretezza persa in questo inizio di 2023 con pochi gol fatti e molte occasioni fallite. Tutti, compreso il tecnico, da qui in avanti si giocano molto, ma dal 3 giugno in poi i verdetti saranno dati dai dirigenti in base ai risultati”, si legge.
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