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Inzaghi: “Orgoglioso dei ragazzi, ma la strada è ancora lunga. La società è stata chiara”

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Il tecnico dell'Inter in conferenza stampa fa i complimenti ai suoi ragazzi ma predica calma: "Ci aspettano tantissime partite"

Fabio Alampi

L'Inter chiude il 2021 con una vittoria per 1-0 sul Torino: settimo successo consecutivo e testa della classifica consolidata per i nerazzurri. Il tecnico Simone Inzaghi ha analizzato così la sfida in conferenza stampa.

5 punti in più dell'anno scorso: cosa ti piace di più di questa squadra? Cosa bisogna migliorare?

"In questo momento da migliorare... Sappiamo che ci aspetta un grande viaggio, c'è un grande percorso davanti a noi, la strada sarà lunga e piena di insidie. Per quello che mi piace, direi il gruppo: tra squalifiche e infortuni abbiamo pagato anche noi. Per un allenatore è sempre importante avere risposte da chi gioca e da chi subentra, e questo mi rende orgoglioso".

Cosa hai detto alla squadra a inizio stagione quando il club parlava di quarto posto?

"Come ho detto, il grande obiettivo era arrivare agli ottavi di Champions e giocarla anche l'anno prossimo. Non ho parlato con la squadra, ho visto come ha accolto me e il mio staff. Ho grande fiducia: abbiamo fatto un otttimo girone di andata, ma sappiamo che al ritorno ne mancano 19, andremo a giocare gli ottavi di Champions, la Coppa Italia, la Supercoppa... Ci aspettano tantissime partite, vogliamo continuare a fare bene".

Cosa è cambiato rispetto a inizio stagione e dopo il derby?

"La convinzione che hanno messo i ragazzi ogni giorno in ogni allenamento. Giocando così tanto non è mai semplice, ma al di là della classifica mi importava come vedeveo la squadra in campo. C'era un distacco importante, c'erano squadre che viaggiavano molto bene, nonostante qualche pareggio avevo una grandissima convinzione, la squadra fin dalla primissima partita l'ho vista molto bene in campo".

Alla fine del girone di andata avete fatto 4 gol in più nonostante l'assenza del capocannoniere dell'anno scorso, subendone 8 in meno. Siete andati anche oltre le vostre aspettative?

"Penso che abbiamo fatto un ottimo girone di andata per una serie di fattori. In primis, i ragazzi che ho a disposizione: sono 22, tutti meriterebbero di giocare, purtroppo posso farne giocare solo 11 e 5 subentrano. A volte devo fare delle scelte difficili. Questo pubblico meraviglioso, che fin dalla prima giornata ci ha trascinato, qui a San Siro e anche in trasferta, non ci sentiamo mai soli. E poi ho la fortuna di avere una società alle spalle che mi ha sempre assecondato in tutte le cose, sapendo che quando sono arrivato sono stati chiari: mi avevano detto che avevamo delle difficoltà, e che il primo passo era quello di mettere in sicurezza il club. Abbiamo fatto delle cessioni importanti, ma hanno dato serenità all'ambiente".

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