Missione ripartire da dove ci si era fermati quasi due settimane fa. La pausa per le Nazionali ha messo in stand-by la stagione ma Simone Inzaghi, ad Appiano, ha lavorato al fine di potersi approcciare con ottimismo ed entusiasmo al primo mini-ciclo che potrebbe già delineare l'andamento del campionato e della Coppa. Domenica 12 settembre alle 12.30, infatti, l'Inter scenderà in campo a Genova con la Sampdoria con l'obiettivo di cogliere la terza vittoria di fila dopo le due iniziali con Genoa e Verona. Sarà un banco di prova interessante perché il tecnico piacentino si affiderà al centrocampo-tipo con Brozovic in cabina di regia e Calhanoglu e Barella nelle vesti di mezzali con compiti difensivi ma anche offensivi. È anche e soprattutto da questo reparto che dipenderà l'andamento dell'annata nerazzurra. Troppo facile indicare nel reparto offensivo il punto interrogativo dopo l'addio del totem Lukaku. O nel reparto difensivo il punto di forza, già manifestato durante l'era Conte con gli upgrade evidenti e convincenti del tridente Skriniar-De Vrij-Bastoni, tanto che l'unico gol finora subito è arrivato per un errore evidente di Samir Handanovic.
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Inzaghi, tra certezze e insidie: a Genova via al mini-ciclo Inter. Con una piacevole novità
L'Inter si appresta a riprendere il percorso in campionato da Genova ma, nel giro di un mese, ci saranno anche i due match di Champions
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Già a Genova, contro la Samp, Inzaghi riproporrà il centrocampo che, nella sua mente, è il titolare. L'arrivo di Calhanoglu è stato caldeggiato dal tecnico, in quanto il turco presenta qualità tecniche innegabili oltre che caratteristiche che si sposano benissimo in un centrocampo a tre e nelle idee tattiche dell'ex allenatore della Lazio. Ma, mai come quest'anno, sarà importante anche l'apporto della panchina, una delle noti dolenti degli ultimi anni, soprattutto in attacco e a centrocampo. E l'aver finalmente recuperato - piacevole novità - Stefano Sensi non può che far felice Simone Inzaghi, che potrà contare su un elemento dalle indubbie qualità tecniche e in grado di aprire le difese avversarie anche in una posizione più avanzata, dietro alle due punte, e non solo da mezzala. Anche Vecino e Gagliardini possono diventare soluzioni utili non solo a gara in corso, tanto da poter far rifiatare i tre titolari in mezzo al campo, inevitabilmente affaticati dalle fatiche in Nazionale e non ancora a pieno regime. Sarà fondamentale la gestione di tutti gli effettivi, tanto che già mercoledì l'impegno con il Real Madrid in Champions League è un banco di prova indicativo sotto tanti punti di vista. Nel giro di una settimana, poi, l'Inter sfiderà il Bologna (18 settembre), la Fiorentina a Firenze (21 settembre nell'infrasettimanale) e ospiterà a San Siro l'Atalanta (25 settembre) prima del secondo impegno in Champions contro lo Shakhtar di De Zerbi, squadra da battere per poter finalmente ritornare nelle top 16 e raggiungere gli ottavi di Champions, traguardo mai centrato con Spalletti e Conte. Prima della pausa di ottobre delle Nazionali è prevista la trasferta a Reggio Emilia contro il Sassuolo mentre alla ripresa del campionato, Inzaghi tornerà a Roma sfidando la Lazio (16 ottobre) in un match carico di emozioni e che riaprirà un nuovo ciclo, al cui interno si presenteranno le sfide alla Juventus (24 ottobre) e il derby col Milan (7 novembre). Due mesi per avere un'immagine più chiara della nuova Inter di Simone Inzaghi. Anche se i primi segnali sono incoraggianti.
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