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Inzaghi: “Sconfitta da non dormire, ora reagire. Rigore? Sono entrambi rigoristi e quindi…”

Marco Astori

Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta contro lo Spezia. Queste le sue parole

Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta contro lo Spezia. Queste le sue parole: "C'è delusione, sarà una nottata brutta. Però martedì abbiamo un ottavo di finale. Una sconfitta così fa male ma è arrivata con modalità diversa dalle altre, abbiamo messo tutto: ci voleva più cattiveria in zona gol, all'intervallo non dovevi andare fuori con 0 gol.

Il calcio non fa sconti e oggi non ci ha risparmiato: non si dormirà, ma dobbiamo guardare avanti. Mi prendo le responsabilità per la sconfitta, i ragazzi hanno messo tutto: dovevamo essere più cinici. Dalle sconfitte si esce più forti, ne è arrivata qualcuna in più: ma stasera la squadra ha tenuto il campo bene, il risultato non ci soddisfa.

Il rigore? Lukaku e Lautaro sono i rigoristi, non era mai successo fossero in campo entrambi. Dragowski è stato bravissimo, ma non mi soffermerei su quello ma sui 25 tiri che dovevano essere fatti meglio. Poi dopo il pareggio c'è stato il rigore loro, non dovevamo concederlo. I rigoristi sono loro due, sono bravi entrambi: di volta in volta sceglieremo.

Con la squadra parlo domani, dormiremo ad Appiano e ci sarà tutto il tempo. Ho visto sconforto, la sconfitta fa molto male: bisogna avere la forza per andare avanti. Abbiamo salutato i tifosi, non erano contenti: però in campo la squadra ha dato, non ci sta bene una sconfitta in questo modo, ci vuole più cattiveria. Abbiamo approcciato bene la gara: abbiamo preso 2 tiri e 2 gol, c'è qualcosa da aggiustare.

Da Bologna c'era poco da salvare, in trasferta dobbiamo cambiare questo trend: siamo tante squadre lì. Ci dobbiamo rialzare, tra tre giorni abbiamo una partita importantissima. E' un percorso che non ci soddisfa, in trasferta l'anno scorso era diverso: stasera dovevamo avere più cattiveria, io non credo tantissimo alla fortuna, va cercata e dovevamo essere più cattivi".