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Su Inzaghi pressione esagerata, su Frattesi voglia di mettere zizzania: ricordate Hakimi?

Alfio Musmarra

L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: solita pressione indebita sull'Inter e sul suo allenatore. Quanta aria fritta su Frattesi

Finalmente ci siamo! Il derby è ormai alle porte dopo una sosta per le nazionali onestamente fastidiosa.

E quando c’è la sosta si vive male, con l’ansia non tanto da prestazione ma da infortunio, perché ogni volta che giocano le nazionali viviamo con la trepidazione che in giro per il mondo i nostri ragazzi giochino il meno possibile e che soprattutto non subiscano infortuni. Brutto da dire ma è la verità.

E così alla fine, tra acciacchi vari, minutaggi e viaggi transoceanici, Inzaghi ha riabbracciato l’intera rosa a disposizione solo a due giorni da un derby gettonatissimo che verrà guardato da mezzo mondo. Perché già a prescindere il derby della Madonnina è un appuntamento planetario. Ma soprattutto quest’anno, con un mercato profondo che ha rivoluzionato entrambe le rose, c’è grande attesa per capire se la differenza sarà ancora marcata come la scorsa stagione oppure no.

E proprio in questo senso si fa fatica a concepire come una squadra che ha perso 4 elementi fondamentali della rosa, quattro titolarissimi ( Onana, Skriniar, Brozovic, Lukaku) senza dimenticare Handanovic e Dzeko, possa partire ancora come favorita per lo scudetto.

Perché sulle spalle di Inzaghi debba essere sempre messa una pressione esagerata. Una pressione che molti suoi colleghi non hanno pur avendo goduto di investimenti importanti.


Un po’ come la questione Frattesi delle ultime ore: il ragazzo è forte, un acquisto importantissimo per il centrocampo dell’Inter e della Nazionale, ma non per questo c’è l’obbligo di farlo partire titolare con un centrocampo già definito e collaudato che al momento non presenta defezioni.

Peraltro con i 5 cambi c’è tempo e modo di variare lo spartito ma andare a trovare sempre un motivo di disturbo lascia un po’ il tempo che trova. Inzaghi fa più che bene a iniziare con chi sa già quello che deve fare. Ora che si inizierà a giocare ogni tre giorni ci sarà spazio per tutti com’è giusto che sia. Ma avrà più il quadro della situazione l’allenatore che li vede tutti i i giorni rispetto a chi cerca di mettere zizzania per il gusto di farlo?

Non è semplice inserirsi in un nuovo contesto, imparare i movimenti offensivi e difensivi, mantenendo sempre quell’equilibrio che serve per non prendere imbarcate. Quando arrivò Hakimi assaggiò la panchina per diverso tempo se ricordate. Eppure qualche capiscer dell’epoca mise in dubbio le qualità del giocatore, non capendo che serviva del tempo per imparare i giusti automatismi.

Quindi calma, perché siamo solo all’inizio.


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