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"Per riuscirci, servono i gol di Lautaro. Non solo quelli, ma di sicuro anche quelli. Non c’è tempo per guardarsi indietro. Se il record di Higuain e Immobile ora sembra più lontano - Lautaro dovrebbe segnare 13 gol nelle ultime 10 giornate per arrivare a quota 36 -, di sicuro c’è da blindare ancor di più la classifica marcatori. Ed entrare anche qui nella storia nerazzurra, perché solo altri cinque giocatori sono riusciti a diventare capocannonieri cucendosi lo scudetto sul petto: Meazza, Mazzola, Boninsegna, Serena e Ibrahimovic.
Un record tira l’altro. Anzi, meglio ancora: per un record è necessario un altro record. Sommer è quota 17 partite in cui è riuscito a tenere la porta inviolata, il clean sheet per dirla all’inglese. D’ora in poi gli basta fare... uno su due. Nel senso che se nelle prossime 10 giornate dovesse chiuderne la metà senza gol incassati, avrebbe scritto un primato assoluto. A quota 22 porte inviolate in un campionato nessuno è mai arrivato: il record di 21 è oggi di Cudicini senior, Sebastiano Rossi, De Sanctis, Buffon e Provedel".
"Una soddisfazione ulteriore sarebbe anche quella di non concedere gol al Milan nel prossimo derby. Ma in realtà qui l’obiettivo è persino più alto. Vincere, certo. Ma non tanto per il traguardo sperato dai tifosi, ovvero festeggiare la seconda stella a San Siro proprio in faccia ai cugini. No, il traguardo da centrare è più “filosofico” e si allunga sul futuro. Perché vincere il 21 aprile vuol dire in qualche modo prendersi, o meglio, mantenere anche un vantaggio psicologico sulla prossima stagione. I nerazzurri vengono da una serie di cinque derby consecutivi vinti: non era mai accaduto. La sesta vittoria, oltre a rinforzare il primato, sarebbe un peso ulteriore sulle spalle dei cugini in ottica futura", aggiunge Gazzetta.
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