"«Per lo scudetto bisogna giocare così, continuare così, vincere così». Così, un avverbio ripetuto tante volte, quasi a indicare la via all’Inter. E sì che l’Inter e Simone Inzaghi la strada l’hanno trovata". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito alla vittoria dell'Inter contro l'Atalanta. Per Inzaghi, tra l'altro, è record perché nessuno aveva racimolato 143 vittorie nelle prime 250 panchine in Serie A.
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Inter, la svolta di Inzaghi in tre mosse. “Il campo gli ha dato ragione perché…”
"Simone ha soffiato sull’Inter. Ha soffiato dentro il palloncino gonfiandolo, cambiando marcia proprio quando la macchina sembrava dispersa, completamente in panne. Lo ha fatto essenzialmente in tre mosse. La prima: scegliendo una via e non abbandonandola più. Ovvero limitando il turnover, che nella prima parte di stagione era quasi sistematico. E così le fasce sono rimaste praticamente sempre di Dumfries e Dimarco, il centrocampo ha trovato un equilibrio con Calhanoglu in mezzo, la porta non è stata più in discussione con Onana e la decisione ha rasserenato lo spogliatoio, che prima viveva con una certa ansia l’alternanza con Handanovic. Certo, il centrocampo dovrà trovare nuovi equilibri dal 4 gennaio, se è vero che Inzaghi ha di fatto annunciato che Brozovic tornerà il padrone del ruolo dopo la sosta", commenta La Gazzetta dello Sport.
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Continuità
—"Seconda mossa, la continuità tattica. Quel che pareva un limite si è rivelato un valore aggiunto, per i giocatori. Perché questo è un gruppo abituato da anni ormai, ovvero dall’arrivo di Conte nel 2019, a giocare con lo stesso schema, seguendo principi di gioco tutto sommato non distanti tra di loro, pur con le dovute differenze. Un’Inter che aveva poche certezze di risultati, avrebbe rischiato - nelle idee del tecnico - di smarrire anche quelle filosofiche. Il campo gli ha dato ragione, in Champions e in quest’ultimo mese di campionato. Terza mossa: il rapporto con i big, ritrovato dopo un avvio che aveva mostrato crepe, da Barella a Dumfries fino a Bastoni (questi ultimi due saranno visitati in nazionale per i fastidi al ginocchio), passando anche per Skriniar, sul quale il tecnico ha saputo far scudo. È così, è proseguendo così - riecco l’avverbio - che Inzaghi e i suoi mettono nel mirino il Napoli e lo scudetto", chiosa la Rosea.
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